domenica 1 aprile 2012

"Gli occhi di mia figlia" di Vittoria Coppola

"Mi sono chiesta perché a volte le persone esercitino un ascendente tale sulle nostre vite, da potersi permettere il lusso di inidrizzarci verso strade che altrimenti non avremmo percorso mai".
Primi anni '70. Siena.
Dana è all'ultimo anno di liceo. Frequenta una scuola privata. Segue un corso di cucito e uno di inglese; indispensabili al ruolo di moglie di uno stimato avvocato, cui la madre già pensa.
Il futuro di Dana sembra deciso dai suoi genitori, figure borghesi finatamente progressiste, prese dal lavoro al punto da non accorgersi delle vere aspirazioni della figlia.
Ma a volte 'la fuga sembra l'unica scelta sensata'. Tanto più se si tratta di una fuga d'amore.
E l'amore, inaspettato, travolgente, unico è quello che porta Dana alla ribellione.
L'incontro con André, artista di strada, e la piccola Giulia la spingono a trasferirsi a Parigi, a vivere con gioia inaspettata e un pizzico di incoscienza una gravidanza, a ritenere possibile l'emancipazione dai genitori, ma il sogno di una vita di libertà e amore si spegne il giorno di Santa Lucia, in ospedale, dove Dana perderà la sua bambina.. i cui occhi non vedrà mai.
Sopraffatta dal dolore, dalla perdita, Dana tornerà a Siena e giorno dopo giorno si lascerà vincere dall'amore paziente di Armando, l'uomo a cui era stata promessa sin da ragazzina.
Così per vent'anni. Per Dana.. unico conforto le lettere dell'amica Flavia, i quadri che arrivano dalla Francia, la vecchia collezione di bambole di seta e i bambini dell'asilo di cui si prende cura nella villa fuori città.
Fino a che un giorno una bambina e la sua giovane madre la spingono a guardarsi dentro.. sarà un momento e uno strano gioco di coincidenze rivelerà quanto a volte il destino sia scritto per noi da altri, e che l'amore vero.. resiste a dispetto di tutto e di tutti, spinge a perdonare chi ci ha fatto male pensando al nostro bene e che il solo sentimento che non tradisce e non delude mai è l'amicizia.
Un romanzo leggero, breve, intenso che -pur non originale nella storia- arriva al cuore dei lettori.

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