martedì 3 aprile 2012

"Tre volte all'alba" di Alessandro Baricco

"Alba.. una luce cristallina a riaccendere le cose e a rimettere in moto il tempo".
Tre incontri, in tempi sfalsati, nella hall di un hotel, all'alba.
Incrociarsi di vite, uomini e donne, riflessioni sul destino, nulla di imperturbabile al sentimento più vero, l'unico che riempie, l'unico a datare i giorni: l'amore.
"Ho capito che non si cambia veramente mai, non c'è modo di cambiare, come si è da piccoli, si è tutta la vita, non è per cambiare che si ricomincia da capo (...) Si ricomincia da capo per cambiare tavolo. Si ha sempre questa idea di essere capitati nella parte sbagliata, e che con le nostre carte chissà cosa saremmo riusciti a fare se solo ci sedevamo a un altro tavolo da gioco".
Un racconto che si legge davvero tutto d'un fiato quello di Baricco, non potrebbe essere altrimenti. Il lettore viene trascinato dai personaggi, dalle loro storie, si immedisima al punto di sentire le loro paure, le loro emozioni, sognare i loro sogni, vivere i loro bisogni, perdersi nell'alba più bella. Una prosa leggera, per un romanzo nel romanzo (il libro è citato in Mr Gwin) che rivela tutto l'incantamento affabulatorio del raccontatore di storie.. qual si dimostra Alessandro Baricco.

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