mercoledì 31 ottobre 2012

"Una voce di notte" di Andrea Camilleri

"Dottore, auguri vivissimi.."
Cinquantotto anni, prossimo alla pensione.. ma il carattere indomito di sempre Montalbano, che proprio non ci sta a rassegnarsi al malaffare, alle ingiustizie, alle imposture di un quotidiano di sopraffazione per la povera gente, agli inganni di politici corrotti, alle spietatezze della mafia.
"L'italiani non amano sentiri le voci libbire, le verità disturbano il loro ciriveddro in sonnolenza perenni, preferiscono le voci che non gli danno problemi, che li rassicurano sulla loro appartinenza al gregge".
Eppure combatte Montalbano.. combatte la stoltezza dei suoi superiori cui rispondere falsità con falsità, i tranelli di giornalisti prezzolati, la mediocrità di menti colluse coi potenti di turno convinti di disporre del destino degli uomini.
Così la morte di una ragazza brutalmente seviziata, di un direttore di supermercato, di un povero sorvegliante di notte, persino il suicidio di un politico forse celano verità che non si possono dire, da tacitare a qualsiasi costo e che pure non si possono ignorare perchè: "facenno 'na dimanna ebbi 'na mezza risposta che fu pejo di 'na bumma" e tutto perchè una voce di notte..

sabato 13 ottobre 2012

"Diario elementare" di Livio Romano

"..che si lascia andare a quell'avventura quotidiana che è l'insegnare, che non può essere progammata e che anzi è bene lasciare quanto più aperta possibile agli scarti della fantasia, agli imprevisti fecondi che fanno prendere alla lezione una rotta del tutto inaspettata".
Una scuola elementare di provincia. Un maestro di inglese. Un nugolo di bambini. Faccini protesi sul mondo. Generazioni di passaggio. Crescita interiore. Scoperta. Giochi. Prime inquietudini. Scommesse su un futuro non semplice. Opportunità. Illusioni e disillusioni.
Ma anche il 'fare scuola' nel tempo della programmazione, dei tagli ministeriali, dei corsi impossibili, tra folklore e media, manager e insegnanti di trincea.
Il quotidiano di un maestro, la sua passione, la sua storia personale mescolata alle vite di tanti bambini nel viaggio avventuroso senza pari della scuola italiana.
Una scrittura quella dell'autore Livio Romano, che abbaglia di tenerezza, ironia, interesse.

martedì 9 ottobre 2012

"Sardinia Blues" di Flavio Soriga


Licheni, Corda e Davide, tre trentenni sardi. Tre amici in rotta di collisione col mondo, sogni infranti e cuori spezzati. Tre picari decisi ad abbordare la vita con cattiveria, una sorta di rivalsa verso l’infedeltà e la pigrizia dell’anima di chi gli ruota intorno, che prende e mai dà fino alla resa dei conti, imprevedibile e bislacca. La cattiveria però è solo una maschera, pronta a cadere sotto lo sguardo degli indifferenti, dei prepotenti, dei prevaricatori, impietosi al grido d’aiuto di tre giovani in cerca di se stessi.
“Il gusto che trova la gente nel dire male malissimo del prossimo, e non c’è differenza tra chi va in chiesa e chi no, tra chi crede e chi no. Ama il prossimo tuo come te stesso, però il prossimo tuo non è qui adesso e non ti vede e non ti sente ed è così facile ferirlo senza affrontarlo, sospirano e socchiudono gli occhi”
Per leggere o scaricare la recensione completa https://www.box.com/s/8ynzc1b6y18kk4bgncbm