giovedì 26 aprile 2012

"La casa per bambini speciali di Miss Peregrine" di Ransom Riggs

Giorni nostri, Jacob è un sedienne americano. Dalla morte del nonno è in cura da uno psicologo. Jacob vive a disagio la sua età. Non per un motivo qualunque..mostri. Jacob vede mostri. In realtà se li figura sin da bambino. Affascinato dalle storie fantasiose, surreali e inquietanti dell'amato nonno, Jacob avverte intorno a sè i segni della diversità, dell'estraneità ai soliti interessi dei suoi coetanei. Fino al giorno della morte del nonno, al ritrovamento del suo cadavere nel fitto di una boscaglia, al volto mostruoso in mezzo al nulla che solo lui riconosce e alle ultime parole del vecchio morente, poco più di un lamento, un lascito che Jacob, semplicemente non può ignorare.
Ma chi era davvero suo nonno Abraham? L'uomo che non era riuscito a dare affetto ai suoi due figli, che aveva girato mezzo mondo con in braccio un fucile, l'uomo dalle mille avventure, il bambino sfuggito alla furia dei nazisti e finito per caso in un orfanotrofio in una sperduta isola inglese, il cantastorie, il pazzo ossessionato degli ultimi anni? E chi sono i bimbi raffigurati nelle vecchie foto del nonno? Cosa voleva da lui una certa Miss Peregrine?
Spinto dalla necessità di sapere, di dare un senso agli incubi della mente, il giovane Jacob partirà alle volte di un viaggio incredibile, sulla rotta di un tempo sfalsato dove ogni giorno si ripete all'infinito, dove i morti non sono morti e i vivi non sono vivi; un viaggio fantastico per mondi paralleli.. una sorta di isola che non c'è, enigmatica, poetica, pericolosa.
Difficilmente ascrivibile -solo- alla categoria 'romanzi per ragazzi', l'opera di Riggs utilizza temi non del tutto originali, fidando per la riuscita generale nella discreta capacità di descrivere, più che abienti, personaggi, su tutti la bella Emma, e trascinando il lettore nel mondo dei bambini speciali le cui foto -pare originali- affascinano e respingono al tempo stesso.

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