sabato 7 aprile 2012

"Volevo essere una farfalla" di Michela Marzano

"Fino a quando ci si modella sulle aspettative degli altri, ci si tradisce profondamente. Eppure è quello che ho fatto per tanto tempo. E che talvolta continuo a fare ancora oggi. (...) E' difficile non essere più schiavi dello specchio deformante dello sguardo altrui. E' difficile accettare di non essere capita, amata, accettata.."
Come Michela.. protagonista e autrice del libro, tante donne. Imprigionate in un ruolo imposto loro dalla famiglia, dalla società, dal partner. Costrette alla perfezione, al controllo assoluto per raggiungere un obiettivo, per spingere il limite ogni volta sempre più in là fino a tentare l'impossibile un attimo prima di lasciarsi andare: l'anoressia.. il controllo della mente sul corpo. L'illusoria onnipotente sensazione di essere padroni del tempo, dello spazio, della vita stessa salvo non accorgersi che la vita scivola via, che il tutto è solo un silenzioso grido di aiuto per dire basta e accettare che la realtà è fatta di tentativi e fallimenti e che 'nonostante tutto, la sofferenza resta, fa parte della vita. Non la si può eliminare. Imprevisti, delusioni, tradimenti. Capita, succede. Proprio perchè non si può controllare tutto e tante cose non dipendono da noi'.
La scrittura della Marzano è centrata su un vissuto esperenziale che arriva al lettore parola dopo parola, è autentica, è quanto di più simile al racconto intimo di un'amica che chiede di essere ascoltata, certa che il racconto stesso servirà non solo a se stessa ma agli altri.
Un testo che si legge e si rilegge con partecipazione, decisione, coraggio.
"Fiducia. Fiducia nella vita. Fiducia nel futuro. Fiducia in se stessi.."

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