venerdì 30 settembre 2022

"L'inaffondabile Greta James" di Jennifer E. Smith

Convincere Greta ad andare in crociera tra i fiordi dell'Alaska per una settimana in compagnia del burbero padre, a pochi giorni dal suo rientro sulle scene è impresa ardua ma non impossibile. Ne sa qualcosa il fratello Asher certo che il viaggio possa fare bene ad entrambi. Il viaggio era un regalo per l'anniversario di nozze dei genitori ma l'adorata madre era scomparsa improvvisamente mesi prima lasciando tutti sgomenti. Greta non si era perdonata di non essere tornata in tempo da uno dei suoi concerti e il padre Conrad le ricordava in ogni occasione di non essere come Asher, ben accasato e con prole. L'avrebbe fatto spesso nel corso della crociera, si sarebbero evitati e alfine scontrati dicendosi perché non riuscivano a parlare, a capirsi. Era la madre la sua sostenitrice, era lei a seguirla spesso ai concerti, a darle coraggio nel credere nel sogno di suonare e cantare, a raccogliere gli articoli su di lei, a vantarsi con amici e parenti del suo successo. Ma quello stesso successo l'aveva tenuta lontana da lei mentre moriva e tutto il dolore taciuto l'aveva bloccata sul palco mentre cantava una canzone dedicata a lei. Da allora tutto era sfuggito di mano, la sua relazione, la sua carriera, la musica, al punto da faticare a tenere tra le mani la chitarra, eppure se l'era portata appresso in crociera, occupando quasi interamente la piccola cabina che aveva rimediato all'ultimo per partire con il padre. E la crociera tra convivenze forzate, scontri epici con il padre, una natura potente, l'incontro con un professore universitario ammaliato da Jack London e una giovanissima sua fan risulterà catartica. La bellezza dell'Alaska e il potere salvifico del perdono aprono alla speranza il cuore spezzato della giovane Greta James, restituendola alla musica, al suo sogno e alla speranza.

Una narrazione coinvolgente, la parola che cura l'anima e restituisce il coraggio di perdonare e perdonarsi per aprirsi al futuro.

Una storia che è come una carezza lieve.

martedì 20 settembre 2022

"Le ragazze della libreria Bloomsbury", Natalie Jenner

Londra, 1949. La guerra è un fantasma che aleggia in città che a fatica ricomincia a vivere, a sperare nel futuro, lavorare, investire. Ovunque si percepisce il desiderio di ricominciare. Ovunque ma non alla libreria Bloomsbury, ferma quasi agli usi di cent'anni prima, quando aveva aperto vantando collezioni di libri da tutto il mondo e mirabile competenza. Alla guida il severo Hutton, che con le sue cinquantuno regole, governa la libreria con un'austerità che non lascia spazio alla vivace intelligenza delle sue commesse: l'algida Vivien, l'efficiente Grace e la giovanissima Evie. Ognuna cela dolori e fardelli  ma anche un potenziale di straordinaria determinazione che chiede solo di esprimersi. E l'inattesa malattia di Hutton e il ritrovamento di un manoscritto prezioso consentiranno alle tre donne di ribellarsi agli schemi, sfidare le convenzioni e lottare per la propria felicità.

Una storia di una bellissima solidarietà femminile che va oltre le tre protagoniste e racconta di come la volontà e la comunanza di intenti di un gruppo di donne possa, al momento giusto, fare la differenza. Eppure la Jenner racconta in maniera impeccabile -il romanzo dovrebbe meritare maggior riscontro di pubblico e critica- l'evoluzione dei costumi di metà Novecento, la società che cambia lasciandosi alla spalle il lutto, le sofferenze, le restrizioni della seconda guerra mondiale per ambire alla crescita, al tempo del "possibile". Di più è un ritratto convincente della condizione della donna, che si divincola dai pregiudizi e si impegna a rivendicare il giusto spazio che merita, che sia in tema di lavoro, famiglia, sessualità. Ancora, la Jenner accenna al tema ancora controverso dell'omosessualità, della discriminazione verso gli stranieri, la presunzione della nobiltà in decadenza verso i borghesi, i professionisti.

'Le ragazze della libreria Jenner' è una storia avvincente, che affonda 'letteralmente' nei libri, nel potere della parola, dell'istruzione come strumento di emancipazione e rivela un lavoro certosino di ricerca da parte dell'autrice. Basti pensare alle citazioni, ai rimandi letterari, all'inserimento nella trama di personaggi reali.

Impossibile non amare il furore di Vivien, la pacatezza di Grave, la determinazione di Evie. Impossibile non arrivare con fermento alle ultime pagine senza aver infranto via via tutte le regole di Hutton, assaporando il gusto della vittoria delle ragazze, e il processo di liberazione e consapevolezza che anima al fine tutti i dipendenti della Bloomsbury.

Un romanzo assolutamente da leggere.

"Piccola libreria con delitto", Elena Molini

La Piccola Farmacia Letteraria è un punto di riferimento a Firenze. La libreria ha aperto da pochi mesi ma Blu Rocchini, la giovane proprietaria, ha già conquistato tanti con i suoi consigli di lettura, rimedi per i vari stati d'animo. Eppure la sua vita è sempre un apparente caos tra relazioni fallimentari, progetti, e le amiche di sempre tornate a vivere insieme. Al rientro da una serata spensierata con l'amico Giulio Maria, proprietario del bar accanto alla sua libreria, Blu riceve la telefonata dell'amica Rachele, terrorizzata. Accanto a lei in una pozza di sangue giace il corpo senza vita del fidanzato.
Lei è chiusa in casa, cerca aiuto e ignora cosa possa essere accaduto. Sa solo di non aver fatto del male al compagno. Blu non può non crederle. Conosce Rachele dall'infanzia. Eppure quanti dubbi, bugie, piccole omissioni. In un'indagine degna dei più autorevoli investigatori della narrativa, fidando su logica, istinto e tanta empatia, Blu arriverà a scoprire l'identità dell'assassino rischiando in prima persona nell'amata libreria che si ammanta di mistero.
Un personaggio così delizioso, quello di Blu Rocchini, così accudente, un pizzico imbranata,  sbarazzina, sempre fiduciosa nel prossimo, i libri come ispirazione di vita.
Una narrativa fluente ed ispirata, una scrittura accattivante, personaggi che si incastrano nel puzzle perfetto che è la storia orchestrata dall'autrice.

domenica 11 settembre 2022

"Le balene mangiano da sole" di Rosario Pellecchia

Genny è un rider, è napoletano ma vive e studia a Milano. Lo studio l'ha un po' messo da parte, così i suoi progetti. Inforca la bicicletta, mette su la musica e pedala, pedala, pedala. Una consegna dopo l'altra, cercando di capire chi ha di fronte, nutrirsi un poco delle emozioni, abitudini, vite degli altri. La sua di vita, sembra ferma, spezzata, a qualche anno prima quando in un incidente stradale è morta la sua ragazza. Genny parla, parla con tutti, cerca conforto nello spezzare il silenzio, abitare gli spazi altrui con il conforto, l'immedesimazione. Che sia l'anziana vedova che ordina la pizza o Luca, un ragazzino che lo invita ad entrare in casa, dopo la consegna per vedere insieme la partita del Napoli in TV. Strana l'amicizia tra un adulto e un ragazzino, forse è il riconoscersi di perdite, di un dolore che chiede di essere ascoltato, condiviso, superato. Luca non ha mai conosciuto suo padre, e a dispetto di tutte le premure, le spiegazioni della madre Giulia, conoscerlo è diventato necessità. Complice la trasferta a Napoli per la semifinale di Champions League, Genny e Luca affronteranno insieme i fantasmi del passato e si aiuteranno a riassaporare la felicità con inattese conseguenze.

Un romanzo che si legge tutto d'un fiato, lieve come una carezza sul viso. Pagine che restituiscono la speranza, liete come una cura riuscita. Narrazione un po' ruffiana, patinata come il tema trattato, ma di sicuro effetto.

domenica 4 settembre 2022

"L'improbabilità dell'amore', Hannah Rothschild

"L'amore non è provare sentimenti, è dare prova di sentimenti".

Annie è a pezzi.

Trent'anni, a Londra per scappare dalla provincia, da una lunga relazione fallita nel peggiore dei modi, i sogni di lavoro infranti.

Al momento può permettersi di pagare appena un affitto, quando le piomba in casa la madre ubriaca. La sua ultima follia spendere settantacinque sterline per un quadro trovato da un rigattiere destinato ad un uomo conosciuto ad uno Speed dating. Uomo volatilizzato e quadro che non può nemmeno restituire visto che il negozio è saltato in aria il giorno dopo l'acquisto provocando la morte del proprietario.

Eppure il quadro che torreggia nel suo microappartamento sembra rivoluzionare la vita di Annie, inizia a lavorare come cuoca per una casa d'aste, incanta con le sue cene a tema artistico, incontra un ragazzo con passioni autentiche come le sue, si spinge a interrogarsi se il quadro possa valere qualcosa, ignorandone la storia, l'autore e un mondo di mercanti disposti a tutto per averlo, perché il quadro ha attraversato secoli, storia, mezzo mondo, è stato al cospetto di re e regine e in umili dimore, pegno d'amore ed espediente per sopravvivere, finanche salvacondotto per la libertà, rifiutata da una famiglia di ebrei, e infine la condanna per un traditore, che ha attraversato indenne il Novecento per rispondere alfine delle sue colpe.

Un quadro può ispirare l'amore, così la scrittura della Rothschild ispira appagamento per una storia congegnata come un meccanismo perfetto e perverso per inchiodare il lettore alla pagina.

Il mondo dei mercanti d'arte, tra aste e personaggi bizzarri, studiosi, mecenati è descritto con veridicità. L'espediente della voce narrante affidata al quadro che collega le vicende e i suoi protagonisti, l'evoluzione dei personaggi, la galleria di volti, l'incastro perfetto di uomini e donne che provengono da mondi, esperienze diverse, convincono al pari della scrittura, precisa, competente quando serve ma anche coinvolgente quando racconta i drammi personali, i sentimenti, le aspettative, i silenzi, i rancori, le vendette, le passioni dei personaggi.

Raffinato ed ironico, il libro della Rothschild si legge con piacere.