sabato 28 agosto 2021
"La vita anteriore" di Mirko Sabatino
sabato 14 agosto 2021
"È così che ci appartiene il mondo" di V. Callieri e 'Se la morte ti ha tolto qualcosa, tu restituiscilo" di N.M. Aidt
Callieri evita giudizi sui fatti di Bolzaneto, ricorda, cerca di capire, di fotografare un tempo, le intenzioni delle anime dei cortei di protesta, il suo è lo sguardo di un ragazzo imprigionato dal male del suo simile. La Aidt merita un'attenzione infinita, il suo è una raccolta di pensieri, anche frasi spezzate.. letteralmente spezzate dal dolore, ricordi, annotazioni sul lutto di scrittori del passato alle prese con la morte di un familiare, poesie, brevi frasi dei diari del figlio, e il racconto, un flashback preso e ripreso della sera del terribile incidente e dei giorni seguenti. Un pugno allo stomaco per chi legge ma anche la commovente presa di coscienza di una madre all'idea che non avrà più il figlio accanto, la famiglia, gli amici tutti che si fanno sostegno, comunità, continuità spirituale con i sentimenti del caro perduto e poi la strada per riprendere a sopravvivere prima, vivere poi, conservando la presenza di chi ci ha lasciato, il suo insegnamento, regalandolo, condividendolo con il mondo tutto.
E la Aidt regala parole preziose: "restituire ciò che i morti ci hanno dato quando erano vivi. Che l'essere dei morti, per così dire, può ancora trovare posto nella vita, che l'amore che ci hanno dato può essere ancora donato. Qui risiede una speranza. La speranza che ciò che mi hai dato crescerà in altri, se sarò in grado di condividerlo. Che il mio amore sia reso più forte e divenga più intenso, perché ora deve contenere il tuo. Il dolore non deve distruggerlo".
sabato 7 agosto 2021
"Quel che si vede da qui' di Mariana Leky
E in Luoise giorno dopo giorno, anno dopo anno partirà una trasformazione, una rivoluzione gentile che la porterà a farsi protagonista della sua vita, decisa a lasciarsi inondare dalla felicità, con l'accettazione delle perdite inevitabili, forte delle amicizie, ma pronta a spiccare il volo, per guardare da un altrove 'quel che si vede da qui'.
Il libro della Leky è uno scrigno di emozioni. Coinvolge piano il lettore ma quando ne conquista l'attenzione non lo lascia più, fino all'ultima pagina. Tutti i personaggi sono descritti con cura, si sente di fare parte di quella comunità. Si prendono a cuore Selma e il suo amore per la nipotina Louise, si percepisce il terrore consapevole di Martin al cospetto di un padre alcolizzato, Palm. Sale addosso l'ansia disperata di Marlies, l'amore devoto ma mai confessato dell'ottico per Selma, la crisi matrimoniale dei genitori di Louise incapaci di parlarsi, si tengono per mano le lettere ritrovate da Elsbeth del tradimento del marito, e si viaggia nell'animo di Frederik diviso tra l'amore inatteso per Louise e il suo percorso religioso. La scrittura della Leky, la sua storia magica eppure così terrena perché pregna dei sentimenti umani, inonda il lettore e convince, commuove, strania.. proprio come l'okapi un animale strambo e meraviglioso che irrompe nei sogni di Selma.
Una rivelazione.