sabato 21 aprile 2012

"Obbedienza e libertà" di Vito Mancuso

"Essere liberi nella propria mente e nel proprio spirito, senza alcuna sudditanza esteriore, e al contempo coltivare una scrupolosa obbedienza interiore alla verità: questo è il senso della vita spirituale.."
E, aggiunge l'autore, "questo è l'obiettivo che intendo promuovere". 
Obiettivo condivisibile, grazie alle tesi brillantemente sostenute ed esplicitate dall'autore, nel corso di capitoli ben strutturati, una narrazione che si fa accessibile ai più per i contenuti e la forma, e a brevi riepiloghi necessari a tenere il punto del discorso.
L'autore risponde ai dilemmi dell'uomo contemporaneo, alla inopponibile sensazione di scollamento tra società e chiesa ridotta a mero esercizio di potere, ad errori che dal passato la stessa perpetua nell'oggi fino a perdere del tutto di vista il senso primo della religione quale "fiducia di poter conciliare la libertà in cui l'uomo consiste con la verità del mondo in cui l'uomo è inserito".
Concetti quali 'verità', 'libertà', 'laicità', 'bene' arrivano al lettore per il tramite di parole che ispirano domande, riflessioni profonde. La sensazione è di totale condivisione con un pensiero che stimola, apre alla vita, e che pure è ancora, troppo spesso, ostracizzato dalla Chiesa.
"Chi fa il bene, si libera. Chi no, no. Rimane servo".

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