venerdì 1 aprile 2011

"Odio gli indifferenti" di Antonio Gramsci

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. (...) Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime".
Una raccolta di scritti brevi di Antonio Gramsci di drammatica attualità (il peso della burocrazia, politici inetti, economia allo sbando, i professionisti della guerra) che ispirano se non a prendere 'posizione' quanto meno a riflettere..
"Illusionisti, quei politicanti i quali, fingono di ignorare quel che sanno e di sapere quel che ignorano".

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