sabato 9 aprile 2011

"I segreti del Vaticano" di Corrado Augias

Corrado Augias dopo Parigi, New York, Londra, Roma torna a raccontare "I segreti del Vaticano. Storie, luoghi, personaggi di un potere millenario" e lo fa con garbo e attenzione alla scrittura ma con meno disinvoltura e maggiori riferimenti bibliografici e citazioni che sanno di compito fatto a metà, a meno che non si voglia interpretarlo come merito a quanti della stessa materia hanno scritto facendone costante oggetto di attenzione. Capitoli che si leggono con estremo interesse, specie quelli che trattano fatti più recenti -dallo scandalo della Banca Vaticana alla scomparsa di Emanuela Orlandi- si alternano ad altri che scivolano nel particolarismo di inquietanti e subdole lotte di potere, fino alle pagine sui tesori d'arte del Vaticano. Augias racconta la storia di molti papi che nel bene o nel 'male' (se così si può dire) hanno lasciato un segno nella storia - trai tanti convincono i brevi ritratti di Giovanni Paolo I (Albino Luciani, sul soglio pontificio per soli 33 giorni) e il discusso Pio XI- ma anche di donne e uomini che hanno fatto discutere o scandalizzato il Vaticano: da Olimpia Pamphili, sprezzantemente chiamata dal popolino la «Pimpaccia» all’anticonformista regina Cristina; dall'odio tra il Bernini e il Borromini, al temperamento del Michelangelo. Ma si parla anche attacchi ricevuti dal vaticano, delle guardie svizzere, degli ordini religiosi che più fanno discutere -dai gesuiti all'Opus Dei- delle crociate e di tanto altro ancora. Più volte Augias ricorda che parla di quel che è occorso in questi secoli nel Vaticano.. non della Santa Sede nè della chiesa cattolica.. pertanto non si esprimono giudizi religiosi o quant'altro. Peccato che a dispetto di tutte le buone intenzioni la narrazione risulti piatta forse l'incipit ispirato dalle parole del cardinale Carlo Maria Martini lasciava pensare a una narrazione più coraggiosa, più mordace: "Un tempo avevo sogni sulla Chiesa. Una Chiesa che procede per la sua strada in povertà e umiltà, una Chiesa che non dipende dai poteri di questo mondo. Una Chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modopiù aperto. Una chiesa che infonde coraggio, soprattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori. Sognavo una Chiesa giovane. Oggi non ho più di questi sogni. Dopo i settatacinque anni ho deciso di pregare per la Chiesa".

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