domenica 10 aprile 2011

"Gli anni veloci" di Carmine Abate

Anni '70. Crotone. Quando gli sguardi di Nicola e Anna si incrociano per la prima volta hanno poco più che quattordici anni, lei verrà a stare a pensione in casa di lui per frequentare il liceo. Bella ma altera Anna incuriosisce Nicola che in silenzio, benchè non voglia ammetterlo, si strugge per lei. Intanto corre.. corre.. corre.. veloce come il vento, veloce quanto Mennea, che incanta il mondo con i suoi record, veloce incontro al mare di Capo Colonna dove d'estate passare giornate splendide capaci di riscaldare il cuore oltre che bruciare la pelle, riempiendole di ricordi che restanno addosso come il sapore di sale dopo un bagno in mare e la voce di Rino Gaetano a riempire la notte. Veloce.. corre Nicola e gli anni, record battuti, medaglie, riconoscimenti e il più bello l'amore per Anna che divampa, riempie momenti che preludono ad un sogno infinito.. salvo lasciarsi travolgere da quel sogno, vincere, diventare l'atleta più forte.. più forte persino di Mennea, vincere l'Olimpiade e a quel sogno sacrificare persino l'amore, lo sguardo ferito di Anna una mattina a Roma e quel 'la nostra storia è finita per sempre..' risucchiato dal vento. Erano passati gli anni, sogni infranti tanti, accanto dolori intimi e segreti chiusi in fondo al cuore fino ad una mattina di fine estate, la radio che trasmette la notizia della morte di Lucio Battisti e prepotente il riemergere di ricordi, il senso di colpa da tacitare, una vita da riprendersi al volo.. magari correndo, come ha sempre fatto Nicola, consapevole dei tanti errori, ma deciso a rivivere quegli 'anni veloci'.
Un romanzo struggente; una storia d'amore lieve, un sud assolato che richiama alla vita in ogni magica descrizione di natura, odori e sapori che incantano, narrato con una scrittura immediata e coinvolgente.

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