
"Trilogia della città di K." è uno di quei libri che piomba dentro l’anima come un macigno, di quelli che difficilmente si dimenticano. È il trionfo della mistificazione della realtà e di quella che noi crediamo sia la verità. ‘Le ferite fisiche non hanno importanza quando le ricevo. Ma se dovessi infliggerne una, diventerebbe un altro tipo di ferita per me, e non potrei sopportarla’
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