sabato 23 luglio 2011

"L'ombra dell'ultima rosa" di Wolfram Fleischhauer

"Il tango nasce dalla disperazione e finisce nella disperazione. E' il prepararsi per qualcosa che non accadrà mai, il ricordo di qualcosa che non è mai accaduto".
Disperazione.. è lo stato in cui sprofonda la giovane Giulietta all'alba del giorno peggiore della sua vita, quello dell'abbandono di Damian, il bellissimo ballerino di tango che l'ha stregata in tre settimane, regalandole l'amore, insegnandole la passione, serrandola in un rapporto totalizzante. Un incontro fortuito, il linguaggio comune della danza e poi il distacco improvviso, la fuga da Berlino dopo l'incredibile aggressione al padre.
Cosa è accaduto davvero nel suo appartamento? Cosa ha sconvolto Damian? Cosa ha fatto suo padre per provocarlo?
Decisa a venire a capo di una storia che rischia di schiacciarla al punto da compromettere i suoi sogni di ballerina e la sua stessa vita Giulietta parte, destinazione Buenos Aires. Amore, odio, folle determinazione a capire cosa spinge Damian a fare il vuoto intorno a sé, a distruggere, destabilizzare, travolgere e lasciarsi travolgere, prima di ricominciare. Lui, detto El loco, sembra aver lasciato mille segni di sé in città, nei locali in cui si balla il tango, tra la gente che l'ha conosciuto da ragazzino, nella madre che lo cerca bisognosa di risposte, come tanti, come tutti.
Cosa è accaduto nel ragazzino di sedici anni che ha lasciato la scuola e la famiglia per ricominciare altrove? Quale segreto nasconde il suo essere figlio adottivo? E quale straordinaria alchimia produce il suo modo di danzare? Possibile che il suo non sia solo un ballo, possibile che ogni figura celi una parola, ogni ballo un messaggio, per Giulietta senza apparente senso?
E ancora chi la segue a Buenos Aires? Perchè suo padre le è corso dietro? Chi o cosa vuole impedirle di scoprire? E chi fine ha fatto Damian? Perchè ricomparire un attimo prima della sua decisione di tornare a Berlino, ridotto l'ombra di stesso, il suo nome legato a un passato che ha sconvolto l'Argentina intera? Lui.. i desaparecidos.. gli orrori della dittatura.. il silenzio complice delle democrazie occidentali.. il sacrificio di migliaia di innocenti.. di più l'aiuto concreto di alcuni agenti infiltrati.
Solo un ultima notte insieme quella di Damian e Giulietta prima di un incidente che condanna la loro storia d'amore tormentata all'oblio e Giulietta al ritorno in patria, alla difficile convivenza con un padre che si sospetta, si teme, si respinge e alla danza, al contattato spurio fra classica e tango, pochi minuti di indicibile struggimento che raccontano con musica e passi lo strazio di un popolo costretto al silenzio. Ma non si può ignorare il passato.. la storia e i suoi orrori, né ricacciare indietro i mostri che ne furono protagonisti, nemmeno quando hanno il volto delle persone che dovrebbero proteggerci. Così la verità su Damian, su suo padre, sulle atrocità commesse spingono Giulietta a fronteggiare la realtà, su un palco, sulle note di un tango che brucia l'anima condannandola ad un dolore eterno e regalandole al contempo la gioia più inaspettata.. tre minuti con la realtà..
"ma vedrai che rinascerò nell'anno 3001, con i ragazzi e le ragazze che non sono stati e che saranno, e benediranno la terra, la nostra terra e, te lo giuro, che da Buenos Aires noi ricominceremo da capo".
Un romanzo coinvolgente quello di Fleischhauer, capace di veicolare il tema dei desaparecidos, vittime del regime militare in Argentina dal 1976 al 1983, attraverso il tango, la sua storia, le sue origini, le sue figure, la sua musica, e personaggi e trame di forte impatto emotivo.
La forza dell'autore tedesco sta nel legare tutto insieme in un che di credibile e accattivante, facendo ricorso ad una scrittura semplice anche quando la narrativa cede il passo alla cronaca, alla storia del nostro recente e drammatico passanto. Ogni libro di Fleischhauer é la perfetta armonia di forma e immaginazione. (Unico neo: il titolo in italiano.. totalmente fuorviante!)

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