domenica 10 luglio 2011

"Gli occhi di Venezia" di Alessandro Barbero

La battaglia di Lepanto è un ricordo ancora vivo nei veneziani così come l'infuriare del morbo della peste che travolse la popolazione a metà degli anni '70 del XVI secolo eppure la città è ancora attraversata da malumori, difficoltà, patimenti. Intorno alle famiglie nobili si affastella la povera gente intenta ad arrabattarsi come può per portare un tozzo di pane a casa e in più il destino può giocare con la vita di uomini e donne riservando tormenti, lutti, infinite peregrinazioni. E' quello che capita a due giovanissimi sposi: Bianca e Michele, divisi da una serie di atroci conseguenze ingenerate dal sopruso di un nobile. Costretto a imbarcarsi come rematore su una galera Michele e attraversare mari resi perigliosi da attacchi di navi corsare, fallaci tempeste e controlli militari, ridotta ad umilissimi lavori e finanche spinta a mendicare quando non sollecitata alla prostituzione Bianca, i due sapranno reggere ai drammi quotidiani e superare i mille e più ostacoli frapposti alla loro felicità fidando nella speranza, nel loro amore e nel provvidenziale aiuto di una donna: Clarice, tanto astuta e determinata da piegare il Consiglio dei Dieci della città alle sue ragioni, coincidenti per una volta con il trionfo della verità e la supremazia della giustizia.
Romanzo storico, avvincente avventura giocata sui mari del Mediterraneo al cospetto di culture diverse, intrigante e al tempo stesso innocente storia d'amor coniugale, convincente affresco della società veneziana del tempo -siamo sul finire del XVI secolo- scrutata nel difficile scorrere del tempo quotidiano; inquietante ritratto di un governo spesso retto da uomini corrotti e pavidi, 'Gli occhi di Venezia' si legge con piacere, spinti dallo scorrere in parallelo delle vite dei due giovani protagonisti -Bianca e Michele- e da un nugolo di piccoli personaggi che vi ruotano intorno, ognuno con il suo carico di vissuto. Il romanzo cede nel finale.. forzatamente affrettato in un gioco ad incastri che appare sin troppo chiaro al lettore, se mai rapito dal coraggio e dalla forza dei due sposi destinati a veder realizzato il sogno di libertà e amore.

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