venerdì 22 luglio 2011

"Ricordati di me" di Lesley Pearse

Insondabili le ragioni della Mondadori di piazzare questo libro nella collana 'bestsellers emozioni' o quanto meno discutibile l'ipotesi di circoscriverne la proposta ad una categoria di lettori.
'Ricordati di me' dell'inglese Lesley Pearse racconta la vera storia di una giovane donna inglese, tale Mary Broant (Bryant). Nel 1786, arrestata per il furto di un cappellino, Mary viene condannata all'impiccagione. La pena venne commutata in sette anni di deportazione nelle nuove terre d'Australia, ma dalla prima colonia penale ivi fondata, Botany Bay, la stessa fuggì miracolosamente.
Quello della Pearse è il racconto delle avventure di Mary, una ragazzina all'apparenza semplice, quasi insignificante, dotata di una straordinaria determinazione a vivere, riacquistare la libertà e il diritto a tornare nella sua amata Cornovaglia, che per ostinazione e capriccio aveva deciso di lasciare. Di mezzo, nel lungo ma accattivante racconto della Pearse, c'è la descrizione della società inglese del tempo, decisa a liberarsi del peso degli indesiderati, ovvero gli umili, gli ultimi, i dimenticati nelle prigioni di stato, in buona parte prostitute e ladri d'occasione spinti al furto dalla fame, dall'assenza di prospettive. Indipendenti gli stati americani e fallito il tentativo di usare zone del continente africano come colonie penali, l'Australia appare la nuova occasione per gli inglesi e lì, dopo un viaggio disumano, giunge Mary assieme ad un altissimo carico di disperati. Sarà solo grazie ad una mente vivace, ad una buona dose di adattamento, al sacrificio e ad una folle ostinazione che Mary riuscirà a sopravvivere e persino amare, mettere al mondo due figli e proprio in funzione loro decidere di tentare l'impossibile: fuggire a bordo di una piccola imbarcazione.
Ma il tradimento di un uomo, dello stesso uomo a cui aveva affidato se stessa la riconsegna agli inglesi, decisi a riportarla a Londra in condizioni ancora più atroci, devastanti al punto di costarle la morte degli amati figlioletti e per la prima volta, la speranza nel futuro.
Ancora una volta sarà l'amore per se stessa e l'aiuto di chi non ha potuto che amarla da lontano, il capitano Tench costretto in un angolo dalle convenzioni sociali, a ridarle fiducia, a farla sopravvivere alla prigione di Newgate, a valerle il consenso della gente comune, conquistata dalla sua storia e dai suoi patimenti, l'assistenza legale di James Boswell (autore di 'Vita di Samuel Johnson') e infine la grazia e la prospettiva di una nuova vita.
Decisa, prodiga nei confronti dei suoi compagni di sventura, coraggiosa al limite della pazzia la storia di Mary Broad lascia un segno nel lettore conquistato dalla straordinarietà di viaggi per mare, di incontri con popoli e terre sconosciute, con l'esperienza difficilissima del sorgere di una nuova colonia eppur al tempo stesso colpito dal desiderio quasi comune di una donna di essere felice, riconosciuta come persona, semplicemente amata.
La scrittura della Pearse riesce nel tentativo di trasmettere sentimenti ed emozioni forti, coinvolge per le atmosfere romanzesche che affrescono la narrazione a volte spenta o rigida delle biografie.

Nessun commento:

Posta un commento