sabato 28 luglio 2012

"L'entomologo e l'incredibile storia della foto di Napoleone" di Giovanni Fassio

Waterloo. 18 giugno 1815.
Polvere, sudore e sangue. Il battito del cuore dei soldati coperto dai rumori della battaglia.
Un attimo che brucia il destino di milioni di uomini. Su tutti: Napoleone Bonaparte.
Al suo seguito, quasi per caso, un giovane entomologo, tale Maurice Rémond.
Il suo diario ritrovato tra mille cenfrasuglie nei pressi di Avignone accende la curiosità di un appassionato collezionista rapito da una storia che ha dell'incredibile: possibile che Maurice Rémond sia stato tra i pochi a visitare Napoleone in quel di Sant'Elena e lì fotografarlo con un apparecchio rudimentale di sua invenzione? Possibile che sia sfuggito ai mille controlli degli inglesi recando con sé le prove di quell'esperimento e una lettera per il giovane figlio dell'imperatore? Possibile che abbia relegato alle silenzione memorie di un diario un'avventura così perigliosa tornando allo studio dei suoi amati insetti e alla quiete della campagna francese?
Possibile.. o meglio 'verisimile', proprio come quei primi strani ritratti impressi su carta atti a 'catturare e conservare l'immagine'.
Una storia deliziosa e avvincente quella di Giovanni Fassio, che coniuga storia e ricerca, finzione e realtà, regalandoci la conoscenza di un personaggio 'fuori dal tempo' come Maurice Rémond, disincantato, determinato, dirompente.
Interessante la veste grafica scelta dall'editore, simpatico il calligramma che chiude il romanzo. 
Un petit divertissement.

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