mercoledì 4 luglio 2012

"Il paradosso terrestre" di Marco Presta

"Gli affari di ogni giorno sono una piccola stonatura, un cross sbagliato, una cottura non perfetta, sbavature che non impediscono al concerto di essere un successo, alla finale di venire stravinta e ai biscotti di essere inzuppati con soddisfazione nel caffelatte. Niente può migliorarci la vita di uno scatto di coscienza (anche perché quelli piccoli sono gli unici di cui siamo capaci)".
Storie minime in apparenza al limite dell'assurdo, di gente unica nella loro imperfezione o banale normalità: chi si innamora sempre, chi è onesto al punto da essere esposto in un circo come attrazione, chi vuole solo che tutti i lampioni del suo giardino siano uguali, chi sfugge agli animali impazziti, chi ha dovuto ripiegare sull'uomo e la donna come creature predilette dopo la rabbiosa retrocessione del cavallo nell'Eden, un ficus benjamin che fa alzare lo share, due genitori lieti di aver un figlio 'stronzo' piuttosto che malato, un pontefice fine interprete di Sinatra, un parrucchiere da cui dipende il destino di un paese, etc.
Brevissimi racconti pungenti e ironici sul maldestro percepire il quotidiano dove reale e finzione si mescolano, e l'assurdo è sempre dietro l'angolo visto l'inarrestabile involuzione del genere umano. Battute mordaci quelle di Presta che fanno riflettere e non passano inosservate. Geniale e dolente lo scritto dell'ultima pagina: 'Il racconto perfetto'.

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