sabato 21 luglio 2012

"Come se niente fosse" di Letizia Muratori

"Un corpo estraneo è difficile dimenticarselo addosso. Altrimenti di cos'altro parla questo racconto?".
Una scrittrice incapace di dar forma alla sua narrazione.
Una grande villa e la nobile famiglia che ci abita.
Un gruppo di amiche riunite per un corso di lettura. Un segreto sospeso.
Centoquaranta pagine di pathos, forza, inquietudine. 

Poche parole tracciate da un ghost reader per un editore. Così come puro esercizio di stile un gruppo di amiche si ritrova a villa Gunther dopo anni di assenza e legge una serie di manoscritti su indicazione di una coach speciale, una giovane scrittrice, bisognosa di stimoli per rimaneggiare il suo ultimo romanzo.
"..ho riletto tutti i tuoi libri.. alludono a qualcos'altro che però tu non racconti al lettore, e il lettore ci rimane male" e alla fine il racconto, quello vero, quello taciuto, per una vita intera prende forma, e riporta indietro nell'infanzia, ad una strana famiglia felice e problematica al tempo stesso, all'incontro con una donna speciale, una specie di seconda mamma, Giacinta Gunther e il giovane fratellastro di lei, Lorenzo.. anni di lotta per emergere dal confronto spesso impietoso con chi sembra più bello, più bravo, più interessante di lei sino ai giorni di un'adolescenza rubata per sempre da un incubo lungo quindici giorni, bruciato, represso, semplicemente messo da parte.. "come se niente fosse".
Ma è accaduto qualcosa, e di quel tempo negato resta traccia nella vite di tanti, troppi, come la scia di una lumaca: nello stesso Lorenzo, in Giacinta, in Federica e nella giovane Diana. 
E' tempo di guardare indietro per andare avanti.. è tempo per la narratrice di raccontare "i fatti miei" e lasciare che siano "i lettori a giudicare".
Una bellissima storia quella della Muratori. Sentimenti evidenti, struggimento, rimorso, elaborazione di un vissuto difficile. Una speciale forma di emancipazione. Un bel racconto al femminile, giocato tutto sulla potenzialità espressiva delle donne, tese a ricucire strappi di un'esistenza in apparenza perduta.
"Alle amazzoni, serve un pò di furia. Tu ce l'hai, sei piena di furia".

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