domenica 29 luglio 2012

"Amore e ginnastica" di Edmondo De Amicis

"Una ragazza è sempre un mistero: non c'é che fidarsi al suo viso e all'ispirazione del proprio cuore".
Siamo a Torino sul finire dell'Ottocento. In un condominio del centro, microcosmo di una società in fermento, il segretario Celzani, per i suoi modi timidi e i suoi studi chiamato don Celzani, spasima non corrisposto per la maestra di ginnastica Pedani: "Madre natura l'ha fabbricata per quello: le ha dato proporzioni schelettoniche più perfette che io abbia mai viste, una cassa toracica che è una meraviglia. Ha la flessibilità di una bambina di dieci anni. E mi vengano a dire i signori estetici che la ginnastica sforma il bel sesso!". Al contrario... l'avvenenza, il pudore, la determinatezza della Pedani nell'affermare l'importanza della ginnastica nella vita dei giovani e delle giovinette d'Italia spinge il Celzani a dichiararsi apertamente, a indispettire il vecchio zio, suo datore di lavoro; a scombussolare l'assetto precario dei rapporti di buon vicinato, in cui serpeggia l'invidia e spira il venticello della calunnia; a modificare persino le sue abutidini di vita, fino a votarsi tutto alla ginnastica, ma nulla può o sembra convincere l'algida Pedani salvo che.. "l'uomo anche più mite e più ragionevole del mondo, per sé stesso, è come dell'acqua in un bicchiere: che trabocchi o no, dipende dal grado di forza della polvere effervescente che ci mette dentro la passione". E la Pedani di passione sembra mettercene tanta.. improvvisamente, inaspettatamente.
Piacevole racconto del De Amicis, a lungo confinato solo nel ruolo d'autore del 'Cuore': vizi e virtù delle umane genti, esilarante commedia degli equivoci, intenso ritratto di un paese prossimo alla modernità, tutto forza e impegno. Delicata storia di amore: "Nel cuore delle donne non ci vede chiaro che l'esaminatore disinteressato".

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