sabato 21 luglio 2012

"I demoni di Otranto" di Roberto Cotroneo

"Canto la luce di un sogno antico (io che non conosco il sonno). Canto le voci che tornano i vivi che non sanno vedermi"
Otranto. 12 agosto 1480. I turchi espugnano la città. Ottocento idruntini vengono sgozzati perché non rinnegano la loro fede, non si piegano all'invasore.
Leggenda vuole che il figlio di una delle vittime sia fuggito lontano. Abbia imparato a tragliare i diamanti. Governi la luce.. la stessa che "ferma le onde, zittisce il vento, accende le strade, brucia le forze". 
Luce. Che inonda la cattedrale della città, il mosaico che dà vita ai demoni di Otranto.
Luce. Che abbaglia la straniera.. reastauratrice di pietre, erede di un tempo perduto, tessitrice di storie, riparatrice di emozioni.

Cotroneo riprende il suio libro più intenso 'Otranto' e lo riadatta, rielabora, facendone un poema che prende per mano il lettore raccontandogli una storia sospesa tra cielo e terra, passato e presente, sogno e realtà.
Un libricino da usare come guida speciale per le stradine di Otranto, abbagliati da una luce che fa socchiudere gli occhi, acceca un attimo prima di riaprirli su un tempo passato, nella cattedrale.. fra le ossa di chi ha sacrificato tutto di sé per difendere la propria religione.
Una scrittura profonda, evocativa, semplicemente perfetta.



1 commento:

  1. Sarebbe interessante postare questa recensioneanche sulla pagina facebook di Metamorfosi, così da poter avere un confronto aperto sull argomento.


    https://www.facebook.com/metamorfosieditore

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