giovedì 8 luglio 2010

"La nota segreta" di Marta Morazzoni

"Così, quando il giorno della Madonna, alla messa solenne, con le monache cantò lo Stabat mater, buttò la sua bellissima voce di contralto oltre la grata come un ciottolo che rimbalza sull'acqua. Dall'altra parte qualcuno più di altri avrebbe sentito".
Monastero di Santa Redegonda. Milano. 1736.
Un incontro imprevisto, fugace, nemmeno il tempo di memorizzare il viso sofferente della giovanissima suora caduta priva di sensi e per il diplomatico inglese John Breval scatta la curiosità di sapere il nome della persona a cui ha prestato soccorso, quali sono le sue condizioni e se è sua la voce che incanta Milano e la sua gente.
Anche suor Paola Pietra non riesce a dimenticare l'odore dell'uomo che l'ha tenuta tra le braccia e in chiesa in ogni occasione in cui il suo canto può darsi al Signore è a lui che pensa, alla libertà che gli ispira e che con determinazione e coraggio -complice suor Rosalba che le ha svelato il dono del suo canto- è pronta a riconquistare.
Inaudito affidarsi ad un uomo che non si conosce nemmeno.
Impensabile sfidare la legge della chiesa, le convenzioni sociali.
Inaccettabile sottrarsi al rifugio di una vita che il proprio padre ha voluto imporle.
Forse.. ma Paola sa a cosa rinuncia, sa quel che vuole per sé.
Vivere nel mondo.. amare e lasciarsi amare, senza alcuna imposizione.
E per conquistare la libertà Paola oserà sfidare a viso aperto tutto e tutti, guadagnandosi il plauso dellla storia.
Il ritratto di una giovane donna straordinaria.
"Sono i dettagli che scuotono fin nelle viscere, i piccoli massi che smuovono le frane"

Verità storica e fantasia si mescolano nel romanzo della Morazzoni che con una prosa semplice, pulita tratteggia un personaggio scolpito nella forza e nel coraggio, capace di attraversare l'Europa pur non avendo mai visto null'altro che la via che dalla sua casa a Milano la portava in chiesa la domenica, così determinata a riabbracciare l'uomo a cui si era data da tenere testa a una nave in balia del mare assaltata dai pirati, affrontare la Santa Sede per chiedere, a testa alta, di essere sciolta dalla professione di fede monastica.
La cifra stilistica della narrazione dell'autrice sta tutta nella ricercata accuratezza delle parole, nella competenza narrativa, nel far spazio ai personaggi che sovrastano il tempo e la storia.

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