domenica 11 luglio 2010

"Il fascista" di Ignacio Martínez de Pisón

"Il fascista" dello spagnolo Ignacio Martínez de Pisón racconta la saga della famiglia Cameroni nel corso di cirsa sessant'anni di storia spagnola, dalla guerra civile agli anni '80, nel mezzo la dittatura di Franco.
Il protagonista è l'italiano Raffaele Cameroni.
Anni '30. Povero e con poche prospettive future che possano consentirgli di provvedere dignitosamente alla moglie e alla figlia ritardata, Raffaele parte volontario per la Spagna. Gli interessa solo la paga. Finirà per aderire con estrema convinzione al fascismo, innamorandosi dell'infermiera Isabel, imparentata a sospetti anarchici.
Raffaele Cameroni, eroe di guerra per la famiglia dimenticata in Italia; eroe civile per Isabel che accetterà di sposare l'italiano dopo l'incredibile salvataggio del padre, strappato alla furia dei falangisti.
E ancora.. Raffaele, determinato a non essere più povero, capace di risollevare le sorti dell'azienda del suocero fidando nelle amicizie degli ex commilitoni, la cui ascesa politica sosterrà a caro prezzo, e nella sua folle volontà.
Raffaele.. incapace di parlare senza imporsi, senza incutere timore nei suoi stessi figli; incapace di riconoscere i propri errori, di perdonare; incapace di mostrare affetto a quel terzo figlio nelle cui espressioni prima degli altri ha riconosciuto i segnali della malattia comune alla figlia dimenticata.
Raffaele.. un uomo deciso ad averla sempre vinta, un prevaricatore e al tempo stesso un codardo quando è il passato a bussare alla porta. Un passato che non si può cancellare. Solo allora, messo alle strette apparirà fragile. Ma il suo pentimento è reale o frutto dell'ennesima manipolazione? Forse è l'ultimo, subdolo e opportunista tentativo di indirizzare le vite degli altri lasciando che la propria scorra via, prefigurando un ricordo indelebile.
"Il fascista" è un romanzo potente, senza riserve. Capace di descrivere per il tramite del suo protagonista -Raffaele Cameroni- il peso avuto dall'ideologia imposta dalla guerra civile prima e dalla dittatura franchista poi nella società spagnola e nella sfera privata dei suoi cittadini. Eppure l'autore accantona con maestria i toni del saggio per avvincere il lettore nelle spire degli avvenimenti ora tristi ora gioiosi della famiglia Cameroni. Così la paura lascia spazio all'amore puro e passionale tra Alberto -secondogenito di Raffaele- ed Elisa, capace a distanza di vent'anni di riscoprirsi innamorati come il primo giorno:
"..piangevano per l'amore che si erano scambiati e per quello che avrebbero continuato a scambiarsi in futuro.."

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