venerdì 31 agosto 2012

"L'incontro" di Michela Murgia

Un piccolo paesino sardo. L'estate bruciata di scirocco. Vecchi che raccontano storie di anime perse al tramonto. Tradizioni di una piccola comunità che ruota intorno al culto dei santi e alle feste patronali. Un tempo scandito dal lavoro per gli adulti, dai giochi per i bimbi.
"La strada e l'averci giocato insieme offre ai bambini una più alta dimensione di parentela, che nemmeno da adulti sarà mai dimenticata".
Maurizio, Giulio e Franco. Tre amici.
Imprese, giochi, monellerie, scorribande; un giorno complici, quello dopo rivali.
Ma è un momento, perchè a dispetto delle differenze, dei giuramenti traditi, delle circostanze contrarie prevale la solidarietà, il perdono, l'amicizia e quel 'noi' che accomuna. "Era stato in quel momento che Maurizio aveva smesso di chiedersi cosa volese dire 'noi' a Crabas. Non era un pronome come negli altri posti, ma la cittadinanza di una patria tacita dove tutto il tempo condiviso si declinava così, al presente plurale".
E l'incontro... di due comunità di fedeli, di fratelli e sorelle, rivive in una piazza, tra la gente grazie allo sguardo complice di tre ragazzini.

Evocativo, semplice -anche nel linguaggio- il breve racconto della Murgia parla al bambino che è in ognuno di noi. Ha il sapore delle nostre estati, sprigiona ricordi, intenerisce.. eppure non emoziona in modo dirompente.

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