mercoledì 22 agosto 2012

"Il tulipano nero" di Alexandre Dumas


Metà del XVII secolo, Olanda, un cupo scenario di morte prelude l’ascesa al potere dello Statolder Guglielmo d’Orange. È un giorno di fine agosto del 1672 quando la folla inferocita travolge e uccide i fratelli de Witt rei di aver tradito il paese cospirando al soldo della Francia. Pur innocenti la tragica fine dei due segnerà anche la vita del giovane Cornelius van Baerle, loro figlioccio, ricco borghese estraneo alla politica, studioso e coltivatore di tulipani. Graziato a un passo dalla morte, Cornelius troverà nella figlia del suo carceriere, Rosa, e in tre bulbi di tulipano la chiave del suo riscatto sebbene nell’ombra cospiri l’invidioso Jacob Boxtel e gli ostacoli da superare per conquistare libertà e felicità siano tanti. Un giorno però spunterà un tulipano nero e il mondo avrà il suo fiore più bello.
“Vi dispiace, dolce Rosa mia, vi dispiace che io ami i fiori?”
“Non mi dispiace che voi li amiate, signor Cornelius, quel che mi rattrista è solo che voi li amate più di quanto amiate me”

Leggere Dumas è sempre un piacere. Ci si perde nelle sue storie, nel suo incredibile ordire trame, macchinare soluzioni narrative che somigliano a doni di un mago generoso e del resto la scrittura è magia, fascinazione e Dumas ne è maestro. Sorprende sempre.  
Per la recensione completa cliccate su https://www.box.com/s/7f5c24e869c5bd29666a

Nessun commento:

Posta un commento