martedì 16 agosto 2011

"Radiopirata" di Francesco Carofiglio

"Ciao a tutti voi, gente della valle, è Lupo Solitario che vi parla e questa è Radiopirata".
La voce graffiante, sincera, potente irrompe nell'etere, racconta un mondo, invita gli ascoltatori ad esperienze nuove, incuriosisce. Chi mai si nasconde dietro il microfono? Chi ha occupato la frequenza sui 99 megahertz e scuote un piccolo paesino nel foggiano?
E' il 1981. E Radiopirata è il sogno divenuto realtà di quattro ragazzi, Teresa, Giovanni, Tonio e lui Ciccio, il disc jockey. Un lavoro in un negozio di musica, l'aria timida da bravo ragazzo e l'idea di rivoluzionare la propria vita e quella degli altri semplicemente parlando, mandando pezzi che hanno qualcosa da dire, o che semplicemente spaccano.
Ad aiutarli il giovane prete, don Lorenzo, appena giunto da Roma. Dolore e incertezza costretta in fondo al cuore ma una buona capacità di ascoltare e prestare aiuto. Scevro da pregiudizi, don Lorenzo imparerà presto a conoscere la sua comunità di fedeli, e a far tesoro degli incontri con i baroni Mazzacane, Mary Magdalalene, la giovane Margherita e lo stesso Ciccio che sosterrà fino a qualche ora dalla prima messa in onda ricordandogli di 'confrontare la voce del mondo con la verità' che ognuno porta dentro.
Messaggio che attraverserà i cuori e le menti di tutti, perchè presto nessuno sarà più il ragazzo di un tempo, ma giovani in lotta con il proprio sogno.
Amore, amicizia, gioia, dolore, errori e gesti d'altrismo: un concentrato di vite, un microcosmo capace di rappresentare un mondo intero.
Una scrittura agevole, evocativa, a tratti per immagini capace di caratterizzazioni e personaggi che restano dentro.

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