Delft, XVII secolo in pochi
minuti la vita di Griet cambia. E’ in cucina intenta a tagliare le verdure
quando un uomo e una donna chiedono di conoscerla, sono Johannes e Catharina
Vermeer e di lì a poco saranno i suoi datori di lavoro. Griet andrà a servizio
nella casa del famoso pittore. Poche centinaia di metri dividono la sua casa da
quella dei Vermeer ma sono due mondi diversi, protestante la sua famiglia
cattolica quella dei Vermeer, poveri loro dopo l’incidente accorso al padre,
ricchi i Vermeer eppure appena sarà in quella casa Griet sarà diversa. Maturerà
sotto lo sguardo geloso e prepotente di Catharina, le cattiverie della piccola
Cornelia, con i rimproveri della serva Tanneke e l’assenso della vecchia
padrona di casa Maria Thins, incantata dall’incontro con la pittura
nell’atelier di Vermeer, plasmata dai suoi occhi, da tutto il suo mondo fino al
brusco risveglio disegnato su una tela dai contorni scuri.
‘Non ti sognare di dire cose
del genere. Che cosa vorresti insinuare? Lui non ha mai..’ ‘Non ha bisogno di
fare niente, lui. Si vede bene dalla tua faccia. Puoi nasconderlo ai nostri
genitori e al tuo macellaio ma non a me. Io ti conosco bene’ Era vero. Mi
conosceva bene. Aprii la bocca ma non ne uscì una parola”
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