domenica 30 settembre 2012

"La ragazza con l’orecchino di perla" di Tracy Chevalier


Delft, XVII secolo in pochi minuti la vita di Griet cambia. E’ in cucina intenta a tagliare le verdure quando un uomo e una donna chiedono di conoscerla, sono Johannes e Catharina Vermeer e di lì a poco saranno i suoi datori di lavoro. Griet andrà a servizio nella casa del famoso pittore. Poche centinaia di metri dividono la sua casa da quella dei Vermeer ma sono due mondi diversi, protestante la sua famiglia cattolica quella dei Vermeer, poveri loro dopo l’incidente accorso al padre, ricchi i Vermeer eppure appena sarà in quella casa Griet sarà diversa. Maturerà sotto lo sguardo geloso e prepotente di Catharina, le cattiverie della piccola Cornelia, con i rimproveri della serva Tanneke e l’assenso della vecchia padrona di casa Maria Thins, incantata dall’incontro con la pittura nell’atelier di Vermeer, plasmata dai suoi occhi, da tutto il suo mondo fino al brusco risveglio disegnato su una tela dai contorni scuri.
‘Non ti sognare di dire cose del genere. Che cosa vorresti insinuare? Lui non ha mai..’ ‘Non ha bisogno di fare niente, lui. Si vede bene dalla tua faccia. Puoi nasconderlo ai nostri genitori e al tuo macellaio ma non a me. Io ti conosco bene’ Era vero. Mi conosceva bene. Aprii la bocca ma non ne uscì una parola”

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