sabato 8 settembre 2012

"Il comune sentire" di Carlo Maria Martini

"L'avvenire è sempre stato di minoranze forti, non di masse passive attratte solo dal gusto di ciò che piace".
Nel comune sentire, 'nei dubbi di una società con le sue ansie, le sue paure ma anche le sue tensioni ideali e i suoi valori', espresse nelle risposte alle domande dei lettori di un quotidiano, c'è la straordinaria unicità di un uomo di chiesa, di un pensatore moderno, di un saggio: il cardinale Carlo Maria Martini.
Che si tratti di dubbi personali, di quesiti strettamente legati alle Sacre Scritture, di tematiche legate all'attualità, della paura verso lo straniero o l'islam, degli scandali legati alla chiesa, di questioni sociali quali la crisi economica, la perdita del lavoro, l'inadeguatezza della classe politica, l'assenza di modelli di riferimento, le difficoltà dei giovani ad approcciarsi all'età adulta, la risposta del cardinal Martini è sempre attenta, empatica, profonda, pacata, mossa dal sapersi al servizio della verità.
Una lettura che in alcuni momenti si rivela necessaria, ossigeno per l'anima.
"I grandi valori entrano nell'insieme della personalità attraverso il cuore, la mente e le mani. Attraverso il cuore quando si parla al loro anelito di qualcosa di più grande. Attraverso la mente quando vengono a contatto con le convinzioni profonde nella ricerca sul trascendente. Ma valori veri si trasmettono anche con le mani: ciò avviene quando questi giovani accettano di sacrificarsi per gli altri"

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