lunedì 26 dicembre 2011

"Mrs. Parkington" di Louis Bromfield

"Sembra debole e fragile, ma non lo è. E' resistente come un giunco e forte come un leone, di quella forza che nasce dall'esperienza, dalla saggezza e da un perfetto adattamento alla vita. Chiunque può sentire la sua forza, e per questo tutti ricorrono a lei quando sono nei guai".
Cameriera in uno sperduto paese di confine del Nevada tra minatori e sogni infranti la giovane Susie decide di seguire l'affascinante, rude e prepotente maggiore Gus Parkington, ai suoi occhi innocenti, poco più che un affarista spregiudicato. Catapultata nel bel mondo newyorkese Susie si trasformerà in una donna di classe, capace di conquistare l'alta società con grazia ed eleganza innate e uno spirito buono e assennato che faranno di lei con gli anni una donna saggia, ammirata e sempre rispettata. L'unico vero punto di riferimento della ricchissima famiglia Parkington.
In là con gli anni, sempre dotata di uno spirito accesso e un'intelligenza vivace Mrs. Parkington farà i conti con il passato, guardando con obiettività al grande amore della sua vita come ad un ladro convinto che solo chi osa ha diritto ad avere denaro, fama e potere. "..uomini convinti che l'intelligenza, l'onore, la civiltà e la saggezza fossero cose da comprare un tanto al chilo".
Una donna, la vecchia Mrs. Parkington, capace di leggere nella lunga vita avventurosa, costellata di dolori e rinunce -su tutte la morte degli amatissimi figli maschi- l'occasione per essere di supporto ad amici, nipoti e pronipoti. "La morte è una cosa netta, chiara, che non ammette compromessi, e alla fine si impara ad accettarla, ma quello che vedeva nella vita dei nipoti era ripugnante, perché divorava progressivamente la felicità, la salute, il decoro e il rispetto di sé".
A cavallo tra '800 e '900, tra guerre mondiali e crisi economiche si dipana la saga di una famiglia, la storia straordinaria di una donna forte, bella e risoluta, osservatrice di una società in evoluzione dove non trovano più posto presuntuosi affaristi ma gente concreta ed onesta; dove cogliere il disagio e leggervi il tormento di giovani spaesati, insoddisfatti, in cerca di un posto nel mondo; supporto a una giovane coppia decisa a vincere i pregiudizi di classe per tentare la strada verso la felicità.
Un personaggio intenso quello tratteggiato dall'americano Louis Bromfield; una narrazione coinvolgente che, pur giocata su ricordi e piani temporali sfalsati, tiene sempre desta l'attenzione del lettore; un'analisi precisa della società americana nell'era Roosvelt che si rivela di schiacciante attualità se letta pensando alla crisi internazionale: "va avanti aiutato dalle varie cricche: la sua vecchia scuola, il suo college, il suo club, gli agenti di cambio suoi colleghi, i suoi soci imprenditori. Stanno tutti uniti per un bisogno mentale di sorreggersi l'un l'altro, poichè nessuno di loro ha la forza di reggersi da solo. Sono convinti di avere più diritti degli altri, e di essere geni mandati da Dio a concludere un dato affare o a dirigere una data fabbrica, e perchè hanno avuto l'abilità di guadagnarsi quattro soli, si credono dei privilegiati al di sopra delle leggi e di qualsiasi controllo, e sono convinti di saperla più lunga di chiunque altro su tutto".

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