domenica 18 dicembre 2011

"Amber" di Kathleen Winsor

Fine XVII secolo. Amber nasce nella casa di un contadino in uno sperduto villaggio della campagna inglese. Ignora i suoi natali, ignora l'amore e il sacrifcio di sua madre disposta a rinunciare alla sua nobile famiglia, alla protezione dei suoi cari per seguire l'innamorato di sempre, l'uomo a cui un tempo era stata promessa e che da un giorno all'altro è diventato il nemico da battere.
Amber St. Clare è un'indomita fanciulla di sedici anni quando incontra in paese l'uomo che cambierà la sua vita: Bruce Carlton, cavaliere rientrato in patria dopo l'ascesa al trono di Carlo II. Decisa a fuggire dal destino di tutte le ragazze di campagna, Amber seguirà Bruce a Londra, abbandonandosi alla passione e intraprendendo un lungo percorso di emancipazione ed evoluzione personale: da timida fanciulla a esperta amante, da attrice ad avida donna d'affari, da spia al soldo dei nemici del re a spietata arrampicatrice sociale. Dal fango di una stia ai saloni sfavillanti della corte, dai baci di un contadino al letto del re. Unica costante di una vita di delirante ambiguità: l'amore per Bruce, che la farà sragionare, arrivare persino ad un passo dalla morte salvo rincominciare da capo la conquista dell'unico uomo deciso a negarle quello che gli altri sembrano felici di donarle: amore, protezione, rispettabilità.
Amber. Un personaggio dalla forte personalità, esempio di spregiudicata ribellione alle tradizioni dell'epoca; un affresco della società inglese di fine '600 capace di tratteggiare protagonisti, ambienti, relazioni, usi e costumi con audace maestria.
Nonostante tutto la Winsor non appare originale nella narrazione al punto che la sensazione lasciata al lettore è di una storia che sarebbe stata allo stesso modo godibile sfrondata di un centinaio di pagine.

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