Di mezzo, una serie di incredibili coincidenze che riempiranno i giorni che precedono il natale, sfidando pregiudizi e dolorose rinunce, lasciando che le vite di uomini e donne intimamente legate un tempo, come quelle di Nina e Sergio, si sfiorino per non incontrarsi più perchè a dispetto del passato, e dell'amore che si crede eterno, la felicità è altrove: negli occhi di un ragazzo semplice e innamorato come Javier, nella voglia di litigare come il primo giorno con l'uomo che si è sposato tanti anni prima come Ada, e in quelli di Giulio di risponderle a tono, nella presunzione di Bea, nel carattere di Mara di sdrammatizzare l'ennesimo sentirsi dire 'sei in gamba' ed essere preferita ad un'altra e nel piccolo gatto persiano, strafottente e libero di affacciarsi nelle vite degli umani per scivolare via quando lo spettacolo è finito, quando le luci di scena si spostano altrove e liberare "tutti quelli che si rinchiudono in prigioni di abitudini per placarsi l'ansia".
Si può amare in mille modi, si può amare il prossimo, se stesso o non amarsi affatto. O ancora prepararsi all'amore, lasciarsi guidare così come fa la D'Alessio in questo romanzo di vite vere, di un quotidiano in cui è facile riconoscersi perché c'è un pò di ognuno di noi in Ada, Mara, Nina, Zoja, nei loro dubbi, nelle loro speranze, nelle loro aspettative, in quei sogni che si portano dietro da bambine e in cui credono ancora. Ma di più la narrazione della D'Alessio convince perchè le parole non sono apparecchiate per piacere, per creare disincanto ma per dare forma alla realtà, al vissuto, inframezzate da forma e sostanza che scavano dentro, nel profondo dell'anima come lo sguardo di un felino.
Si può amare in mille modi, si può amare il prossimo, se stesso o non amarsi affatto. O ancora prepararsi all'amore, lasciarsi guidare così come fa la D'Alessio in questo romanzo di vite vere, di un quotidiano in cui è facile riconoscersi perché c'è un pò di ognuno di noi in Ada, Mara, Nina, Zoja, nei loro dubbi, nelle loro speranze, nelle loro aspettative, in quei sogni che si portano dietro da bambine e in cui credono ancora. Ma di più la narrazione della D'Alessio convince perchè le parole non sono apparecchiate per piacere, per creare disincanto ma per dare forma alla realtà, al vissuto, inframezzate da forma e sostanza che scavano dentro, nel profondo dell'anima come lo sguardo di un felino.
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