mercoledì 28 dicembre 2011

"La fidanzata inopportuna" di Natasha Solomons

Elise ha diciannove anni. La sua mente è presa dai biscotti da rubare di notte in dispensa, dai balli a cui partecipare, le passeggiate in riva al Danubio, le chiacchiere della cuoca e i dispetti da fare alla sorella appena sposata.
Ma è il 1938. Elise abita a Vienna. E' ebrea e l'Austria è appena stata annessa alla Germania.
Figlia di un eclettico e brillante scrittore e una cantante d'opera decisi a lasciare quanto prima il paese, Elise è spinta a cercar lavoro in Inghilterra, per sfuggire a qualcosa di terribile che la comunità ebraica avverte come imminente, inderogabile.
Totalmente priva di esperienza, giovane e irriverente borghese, spirito libero Elise faticherà a vestire gli abiti di cameriera ma Tyneford House, sula costa del Dorset, diventerà presto la sua seconda casa e i Rivers la sua nuova famiglia.
Innamorata del giovane rampollo dei Rivers, Kit, Elise cullerà il sogno di riabbracciare i suoi genitori, amare ed essere riamata.. ma non si può cancellare il passato né fuggire al presente, ai venti di guerra che impattano gelidi e impietosi sulla costa del Dorset travolgendo Elise e la sua nuova vita, sprofondandola nel dolore più cupo.
Decisa a non lasciarsi vincere dagli orrori del conflitto mondiale Elise maturerà una profondità di carattere insperata, figura essenziale ai Rivers e all'intera comunità di Tyneford, consapevole che "chi ha sofferto grandi dolori e ne ha conosciuto la fine si sveglia ogni giorno avvertendo il piacere del sorgere del sole".
Una prosa leggera, la storia del nostro '900 da sfondo ad una storia di amore e speranza, un personaggio femminile in cui è facile immedesimarsi. Peccato per il titolo italiano del romanzo, volutamente puntato a relegare la narrazione della Solomons nel genere romance più banale. Titolo originale dell'opera, capirete, molto più rispondente.. 'The novel in the Viola'.

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