domenica 6 marzo 2011

"Sir Charles Grandison" di Jane Austen

Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1980 questo brevissimo scritto viene attribuito alla Austen trascinandosi dietro ancora oggi una serie di dubbi e controversie tra critici e studiosi. E' una breve commedia in cinque atti -parliamo davvero di una manciata di fogli- che sintetizza con un'ironia spietata l'opera monumentale di Samuel Richardson (per intenderci l'autore di 'Pamela') dal titolo omonimo. Si parla di farzeschi tentativi di matrimoni forzati e fatalmente sventati da casuali e provvidi gentiluomini, patrimoni e convenienze, giovani mal disposte a sposare chi non s'ama, bisbetiche e romantiche fanciulle. Il tutto farcito da doppi sensi, battute e finali ad hoc, in quello che per alcuni doveva essere il divertissement di una giovane Jane Austen per le serate in famiglia. Va da sè che il pregio dell'edizione degli Editori Riuniti è di aver corredato l'opera di una introduzione a cura di Beatrice Battaglia e di una postfazione a cura di Arnaldo Colasanti esattamente agli antipodi e di per sè sintesi di quei dubbi che aleggiano sin dal suo apparire intorno a quest'opera. Per la Battaglia la commedia è frutto dell'acerba ma innegabile penna della scrittrice che darà poi vita ad eroine quali Elizabeth Bennet, vi si legge la spudoratezza di certe espressioni, l'assoluta ricerca di parole e situazioni parodiche e allusive, il tratteggio di personaggi simbolo di una società del tempo dedita all'apparenza quando non a compromessi; per Colasanti può essere il frutto di un civettuolo gioco tra zia e nipote, la seconda che detta alla zia situazioni che lei elabora semplicemente per intrattenere la piccina, una sorta di quadro semplice, piuttosto abbozzato e perso come nelle nebbie che avvolgono i quadri del Turner, funzionale ad essere rielaborato quando non a prestarsi già di per sè così a diversi livelli di interpretazione. Al lettore, inspira l'editore, il compito di scegliere la tesi da sposare o semplicemente abbandonarsi al gioco dell'autrice e parteggiare magari per l'esuberante Charlotte.

Nessun commento:

Posta un commento