venerdì 18 marzo 2011

"Aurora Leigh" di Elizabeth Barrett Browning

Appassionato romanzo in versi liberi della poetessa Elizabeth Barrett Browining 'Aurora Leigh' è considerato il manifesto dell'autodeterminazione della donna a scegliere il suo destino. Ma vi è di più.. sfugge al lettore il puntiglioso lavoro dell'autrice che si è dedicata all'opera per più di dieci anni preso com'è dalla storia in sé, coinvolgente come e più di un romanzo d'appendice benché i protagonisti, i cugini Aurora e Romney, facciano di tutto per fuggire l'amore che li unisce sin dalla più tenera età con ogni mezzo lacerandosi per anni in dubbi, accuse, furiosi adii. Presi come sono l'uno dal realizzare le idee del socialismo utopico, l'altra dal vivere per la poesia, cui dedicare tutta se stessa, sentendola l'unica forma d'arte degna dell'espressione del vivere. Si sbagliano entrambi. Dopo anni di fraintendimenti e irragionevolezze, buoni e cattivi amici, donne accecate dalla passione e anime perse da salvare, tra la fredda e nebbiosa Inghilterra e l'assolata Italia, in lotta contro i pregiudizi e i privilegi di classe, Aurora e Romney sapranno finalmente riconoscersi l'uno nell'altro e vivere insieme.
Trasfigura amore ogni pagina di 'Aurora Leigh', bisognerebbe citarne frasi, brani interi per tributare il giusto merito alla Barrett Browining.
"Ho perso il dono divino io, chiudendo le mie narici all'ineffabile afflato, sì, quel soffio che è: Amore! L'Arte è una gran cosa, ma l'Amore è molto, molto di più. l'Arte è metafora del cielo, ma l'Amore è Dio, quel che crea".
Un romanzo straordinario.

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