L'Italia degli ultimi trent'anni rivisti alla luce dell'avvento dell'uomo che avrebbe impattato nelle vite degli italiani: Sivio Berlusconi. Dalla società dei falsi miti e dei bisogni ingenerati dalle tv commerciali alla discesa in campo dell'imprenditore milanese nel '94 per salvare la sua azienda dal fallimento e la sua persona dai tanti processi in cui è ancora invischiato. Una ricostruzione inframezzata da ricordi ed esperienze personali quella di Enrico Brizzi che non può -visto la stringente attualità- rifulgere per originalità ma inquietante e dissacrante arriva, per quelli che si ostinano a negare l'evidenza, come un pugno allo stomaco.
A onor del vero difficile che accada dacchè solitamente chi legge e si informa utilizzando strumenti alternativi alla televisione fa parte di una sparuta minoranza della società attuale, la stessa che Brizzi si affanna ad analizzare non risparmiando critiche, motteggi e biasimo a esponenti di quella sinistra che non ha saputo o voluto governare quando poteva farlo piegandosi al fascino subdolo del teleimbonitore per eccellenza.
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