venerdì 27 maggio 2011

"The tree of life" regia di Terrence Malick

Miglior film alla 64° edizione del Festival di Cannes 'The tree of life' di Terrence Malick è un film impegnativo, stimolante, onirico. Paragonabile per emozione ad una lirica alla vita. Un film dalle immagini straordinarie, curato nel dettaglio più piccolo, un viatico al complesso significato dell'esistere e del divenire, giacchè tutto in noi stessi -corpo e anima- è destinato a trasformarsi, evolversi. Il regista usa una famiglia americana tipo degli anni '50 per parlare della vita e di come si può approcciarla.. lasciando che sia la natura o la grazia a indicarci il modo.. così per il piccolo Jack diventa dura barcamenarsi tra un padre duro, ordinato, che pretende rispetto e incute paura e una madre amica, compagna di giochi, lieve e comprensiva, tanto più quando il dolore per una perdita devastante come può essere quella per un fratello impone degli interrogativi, anche a distanza di anni, anche quando da adulti si sta già attraversando la vita, salvo trovare ragione per pacificarsi con se stesso, con la famiglia, con quello che viene richiesto ad ogni uomo che riflette sulla presenza di un'entità superiore. Un film che ingenera stupore, meraviglia, bastano le immagini sull'origine della vita sulla terra, accompagnate da brani di musica classica e sacra in un perpetuo inno alla vita che scivola nell'immagine di un padre che sfiora il corpo del figlio appena nato rapito da tanta gioiosa perfezione. Malick -approccio manicheo all'evoluzione della storia- scivola quasi nel manierato eppure complice una scrittura intelligente il film riesce ad ammutolire. Per certi versi non è esagerato il termine capolavooro. "Se non ami, la tua vita passerà in un lampo".

Nessun commento:

Posta un commento