martedì 10 maggio 2011

"Le sante dello scandalo" di Erri De Luca

Poche pagine costruiscono il racconto de 'Le sante dello scandalo'. Parole scarne ma lucide, potenti, immaginifiche: "E la sua voce era come le gocce che cadono da un secchio dentro un pozzo". Parole profonde che significano, riempiono. Parole mai sprecate quelle di Erri De Luca, traduttore dall'ebraico antico (lingua appresa da autodidatta) e per questo conoscitore 'a suo modo' della Bibbia di cui ha tradotto diversi testi, parole prone a raccontare cinque donne, cinque straniere, cinque impavide al cospetto della legge sacra: Tàmar, Rahàv, Rut, Betsabea, Maria. "Belle, certo, ma per dote sottomessa a uno scopo solo appena intuito. Hanno il fascino insuperabile di chi porta la propria bellezza con modestia di pedina. Hanno un traguardo, una missione in cuore e la perseguono inflessibili". Donne combattive per il dono di quella grazia di cui sono piene. "Da queste cinque donne passa la storia più ambiziosa del mondo".

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