sabato 7 maggio 2011

"La bellezza e l'inferno" di Roberto Saviano

"Non so cosa andrò a scrivere ma per me vale soltanto scrivere cose che contano" diceva Graham Greene. Così per Roberto Saviano, così per questa raccolta di scritti che coprono cinque anni in cui la vita di Roberto Saviano, giovane scrittore campano classe 1979 è stata travolta dall'impatto del suo libro d'esordio 'Gomorra'. Articoli, brevi saggi, scritti in cui Saviano svela anche parte di sé, dei suoi gusti letterari, dell'impatto che determinate persone, famose o meno, hanno avuto sulla sua vita; incontri che gli testimoniano con uno sguardo o poche parole l'importanza del sacrificio di un giovane di vivere dal 2006 sotto scorta per un'anomalia della società contemporanea che permette ad un'orgnizzazione criminale di gestire "il potere", impattare drasticamente sulla vita di intere generazioni, schiacciare le anime, rubare i sogni dei giovani. Ma ci sono anche le parole pronunciate all'Accademia del Nobel, la descrizione dello smarrimento a Cannes, la nostalgia della sua terra, dei gesti quotidiani impediti da tempo, troppo tempo, l'amarezza di essere scambiato per un opportunista, il timore di essere deligittimato e anzora la speranza, di più la certezza che proprio attraverso le parole si possa cambiare il mondo. Una scrittura appassionata, vera, a tratti velata di una certa implume retorica ma destinata a scuotere gli animi.

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