domenica 19 dicembre 2010

"L'ultima canzone" di Nicholas Sparks

Agli incontri con i lettori indossa spesso camicie improbabili, le sue storie sono prevedibili eppure Nicholas Spark sa come arruffianarsi il pubblico: scrivendo storie semplici che finiscono sempre con lo strappare una lacrimuccia al lettore. Racconti i suoi spesso tristi ma un pò come le vecchie favole con una morale, un risvolto positivo teso a demarcare il confine tra bene e male, dando risalto ai buoni sentimenti, su tutti l'amore declinato nelle sue varie forme, che rinfranca, salva, fortifica. "L'ultima canzone" ricalca il format di tutti gli altri suoi romanzi. La protagonista è Ronnie, diciassette anni. Gli ultimi tre dei quali passati ad ignorare il padre lontano, che crede abbia abbandonato moglie e figli per un'altra o solo per egoismo, per il sogno della musica che per ripicca ora lei, giovane promessa, si rifiuta di suonare. Anni trascorsi a credersi indipendente, grande al punto da commettere sciocchezze, rientrar tradi la sera, persino rubacchiare nei negozi a mo' di sfida alla madre che non sa più come frenarla, aiutarla a crescere. Per questo l'idea di un'intera estate trascorsa con il padre Steve e il fratellino Jonah nel North Carolina sa tanto di punizione biblica.
Invece dopo un inizio turbolento e pericoloso la piccola cittadina di Wilmington le regalerà la gioia di un incontro meraviglioso -Will- e la scoperta che l'uomo che aveva ostinatamente cercato di cancellare dalla propria vita -suo padre- è la persona meravigliosa che ricordava, la stessa che a distanza di anni ha ancora pazientemente rispettato i suoi bisogni, accettato i suoi rifiuti, creduto fortemente in lei al punto da sostenerla in ogni suo passo, ogni sua decisione regalandole un'estate bellissima.
La ragazzina di città capricciosa e testarda si è trasformata nella giovane volontaria che ha saputo attendere con pazienza la schiusa delle uova delle tartarughe marine comprendendo il valore della vita, della sua e.. di più della lotta per la vita.. la stessa che d'improvviso, dolorosamente sta abbandondando il padre. Ronnie sarà forte abbastanza per accettare la scelta del padre di nascondere il suo male per regalare loro un ultima estate insieme, tempo di riappacificazione, di più di maturità, responsabilità, di scoperta della forza dei sentimenti che legano quanti si amano.
Negli ultimi giorni insieme padre e figlia saranno capaci di dirsi, darsi quanto sottratto loro in anni di silenzi e sospetti di volute assenze, salvo scoprirsi legatissimi. Così pure nel regalo che l'uno ha fatto all'altra, ritrovare la musica.. la composizione.. quell'ultima canzone che parla di un padre e una figlia e apre le porte a un futuro pieno di promesse perchè: "la vita, ora lo capiva, assomigliava a una canzone. Al principio c'è il mistero, al termine la conferma, ma nel mezzo ci sono le emozioni che arricchiscono l'intera esperienza".
Un libro quello di Sparks che arriva dritto al cuore dei lettori, forse non per rimanerci ma per l'attimo che c'è.. colpisce davvero, intenerisce.

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