domenica 29 agosto 2010

"La delazione" di Roberto Cazzola

Tanto si è scritto sulla banalità del male, sulla deportazione degli ebrei nei campi di concentramento, sull'inquietante e crudele meccanismo della delazione. Eppure pare che non basti mai, che libri quali quello del Cazzola siano necessari, di più essenziali al formarsi di una personale etica. Così nella Torino del 1944 (resa con poesia e realismo dall'autore) una ragazza, poco più che adolescente, tale Luigia Zonga denuncia i vicini di casa, l'ebrea Selma Lavàn e Alfredo Dervilles. I due vivono insieme, si amano, Selma si è da poco convertita per coronare il sogno di sposare, almeno in chiesa, l'amato Alfredo. L'uomo che l'ha accolta a Torino -città in cui i previdenti genitori l'hanno spedita per evitarle gli orrori dell'Anschulss prima e della perscuzione agli ebrei dopo- le ha insegnato ad amare, ad avere nonostante tutto ancora fiducia nel futuro e a quel futuro insieme Selma si aggrappa con tutta se stessa quando verrà arrestata e spedita a Bergen-Belsen. Il suo unico obiettivo è sopravvivere per tornare da Alfredo, per tornare ad amare.
Ma complice un destino impietoso nulla sarà come prima..

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