giovedì 2 settembre 2010

"Il giardino dei segreti" di Kate Morton

"Non devi aspettare he qualcuno venga a salvarti. Una ragazza che aspetta di essere salvata non imparerà mai a salvarsi da sola. E quand'anche ne avesse i mezzi, non troverebbe comunque il coraggio di farlo. non aspettare figlia mia. trova il coraggio, impara a contare solo su te stessa".
Siamo in una località costiera dell'Australia. Maryborough. E' il 1913 e una bimba di quattro anni se ne sta ferma accanto alla sua valigetta bianca al porto. Sembra sbucata dal nulla. Non sa dire il suo nome, non sa se qualcuno la cerca. Ma è impossibile che così non sia. Chi lascerebbe sola in terra straniera una bimba così piccola? Il capitano del porto non ha che da portarla con sé, averne cura fino a che qualcuno la reclamerà.. tranne che nulla accade e a quello scricciolo di bimba lui e sua moglie finiranno per affezionarsi al punto da cambiare città per non destare sospetti, per farne la figlia tanto attesa e così separarla da chi -con una lettera- ne denuncia la scomparsa nei porti di mezzo mondo.
Solo alla maggiore età la piccola -ribattezzata Nell- saprà di non appartenere alla famiglia che sino a quel momento credeva sua e solo alla morte del padre adottivo sarà in grado di cominciare le ricerche per scoprire la sua identità. La piccola valigetta bianca sarà il passaporto per il suo passato: un vestitino, dei disegni, un libro di fiabe e un nome, quello dell'autrice Elisa Makepeace.
E' il 1975, Nell ha più di sessant'anni, pensa di lasciarsi l'Australia alle spalle per ricominciare dalla Corvaglia, da uno spicchio di mondo avvolto nel mistero come il Cliff Cottage -testardamente acquistato- lungo il promontorio e il suo giardino segreto, ad un passo da una verità a cui anela da tempo ma qualcosa.. o meglio l'arrivo di qualcuno le impedisce di tornare alla terra che la reclama.
L'imprevisto ha un nome e il faccino curioso della nipotina Cassandra, abbandonata da una madre decisa a rifarsi una nuova vita altrove.
Sarà Cassandra trent'anni dopo, a riannodare i fili del passato.. a riportare in vita il giardino segreto, ad inoltrarvisi con determinazione.. riappropriandosi non solo delle sue origini ma di una vita spezzata dalla perdita del marito e del figlioletto.
"Devi basare la tua vita solo su ciò che hai, non su quello che ti manca".

Ogni tanto l'editoria straniera ci regala un buon libro, una storia minima e struggente incentrata su un segreto, di quelli che consumano gli animi, scuotono le famiglie, spingono a decisioni inconsuete. Tutto per amore.. declinato nelle sue sfaccettature: passionale, filiale, amicale, familiare e nelle sue alterazioni: ossessione, gelosia, morbosità, odio.
La scrittura della Morton è trascinante, l'alternarsi dei piani temporali e delle protagoniste, Eliza, Nell, Cassandra strettamente legate tra loro, è pazientamente incastrato con una attenta descrizione della società del tempo -siamo a cavallo tra XIX e XX secolo- e una convincente tessitura caratteriale delle stesse protagoniste, tutte a loro modo dalla forte personalità, su tutte Eliza. A impreziosire e spiegare l'evolversi naturale della storia le favole di Eliza Makepeace, piccole gioie in un romanzo che ha il pregio di leggersi tutto d'un fiato e di celare proprio come le favole di una volta una propria 'morale', un messaggio speciale ai lettori.
Dire di più priverebbe il lettore della gioia di perdersi nella storia proprio come nel giardino segreto nella tenuta di Blackhurst..

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