venerdì 18 giugno 2010

"Bright star" regia di Jane Campion

Struggente, intenso, un amore che illumina e consuma il giovane poeta John Keats e la sua vicina di casa, Fanny Brawne. Lei sarà la sua musa, lui l'eroe romantico che muore lontano dalla sua terra vinto dalla speranza di una guarigione che lo riconduca a lei, alla sua poesia, alla sua fonte di vita.
Un ritratto quello della Campion di struggente realismo ed emozionante spasimo.
Una cura maniacale nei dettagli, nelle atmosfere rapite della campagna inglese, nella vita quotidiana, un incedere attento alla scoperta del cuore della giovane Fanny pronta a mutar d'animo al cospetto dell'oggetto amato, a soffrire consapevolmente legandosi ad un uomo che non avrebbe potuto prendersi cura di lei e che la malattia le avrebbe portato via. Il dolore immenso della perdita, gli attimi di gioia infinita dello stare insieme.
Bravissima la protagonista Abbie Cornish.
Un film emozionante dalla prima all'ultima immagine, la poesia prende forma, incanta lo spettatore. Come spiegare il loro silenzio rapito lungo i titoli di coda, avvinti dalla voce che recita Keats?
"Vorrei quasi che fossimo farfalle e vivessimo appena 3 giorni d'estate, 3 giorni così con te li colmerei di tali delizie che cinquant'anni comuni non potrebbero mai contenere..."

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