martedì 1 novembre 2011

"Prenditi cura di lei" di Kyung-Sook Shin

"Come si fa a vivere senza fidarsi della gente? Ci sono più persone buone che cattive"
Un giorno qualsiasi. Una stazione di una città coreana. Un uomo e una donna camminano l'una a pochi passi dall'altro. La gente preme per salire sui vagoni della metro, una mano tesa.. lo smarrimento che coglie l'uomo voltandosi indietro, verso quel corpo che non c'è più, non gli è più accanto. Park Sonyo è scomparsa. Ghermita da una metropoli che non arretra di fronte a nulla. Nemmeno ai tanti volantini lasciati in giro con la descrizione della donna, nemmeno ai parenti che la cercano ovunque, che girano la città, che vagabondano come potrebbe aver fatto lei, smarrita da una malattia che hanno tutti voluto ignorare, che trascina il malato nel vuoto di un silenzio confuso, incapace di chiedere aiuto. Una città che quasi schernisce il dolore di chi sente di aver perso una moglie, una madre, una parente, un'amica e calpesta il risentimento di quanti hanno solo creduto di conoscere Park Sonyo.
"Fino al momento in cui hai capito che avresti potuto non rivederla più, lei era come un albero tenace: un albero che dura nel tempo, a meno che non sia tagliato o strappato via. Quando è scomparsa la madre dei tuoi figli, hai capito che era scomparsa tua moglie. Tua moglie, che avevi dimenticato per cinquant'anni, era una presenza nel tuo cuore. Solo dopo la sua scomparsa è diventata tangibile, come se potessi allungare una mano e toccarla".
Quanto poco si conoscono le persone che ci sono accanto? Quanto poco valutiamo il sacrificio di chi ci cresce, ci ama, si prende cura di noi senza nulla pretendere in cambio? Quanto poco scorgiamo i segni di solitudine, inquietudine, malattia di chi dovremmo amare? Quanto poco di noi conosciamo? Quanto semplice appare perdonarci il disinteresse, l'assenza? Quanto egoisti siamo per rigettare i sensi di colpa, per dimenticare quello che non abbiamo il coraggio di domandare? Park Sonyo, come tante madri, ha amato incondizionatamente, si è donata alla famiglia, ai figli, a chiunque avesse bisogno per l'amorevole naturale propensione a darsi al prossimo fino ad annullarsi, salvo trattenere piccoli segreti di straordinaria umanità.
Un libro che interroga il nostro cuore, un libro che fa bene all'anima, un libro dalla scrittura suggestiva e intensa.

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