domenica 20 novembre 2011

"La kryptonite nella borsa" di Ivan Cotroneo

Napoli, 1973. Peppino ha poco più di sette anni, non è particolarmente bello, porta occhialoni che regolarmente gli cascano, è vessato dai suoi compagni in classe, stravede per la sua maestra e ha una famiglia singolare. Una madre che improvvisamente si è messa a letto chiudendo il mondo fuori, un padre assente e dall'aria colpevole, nonni paterni simili a terribili aguzzini, l'amore sconfinato e sconclusionato dei nonni materni, giovani zii che lo trascinano in discoteche, balli in piazza, riunioni di collettivi femminili, e un confidente assai particolare: Gennaro, alias Superman, un giovane amico morto che torna a visitarlo per trasmettergli fiducia e appoggio. A dispetto delle vicende familiari che virano dal drammatico al comico nel giro di poche ore, Peppino imparerà a cavarsela da solo, crescendo in una famiglia tanto strana quanto amorevole, del resto come gli suggerisce Gennaro in volo di notte sulla città: "..dipenderà da te se la tua vita sarà facile o difficile. Se tu cercherai di nasconderti in mezzo agli altri, di assomigliare a chi è diverso da te, passerai un sacco di guai. Se capirai che a stare un pò da soli, a essere un esemplare unico, non c'è niente di male, sarai felice. Siamo tutti esemplari unici.."

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