domenica 27 novembre 2011

"Elogio del moralismo" di Stefano Rodotà

"Tra una politica che affonda e un populismo che di essa vuole liberarsi, bisogna riaffermare la moralità delle regole (...) E il moralismo non è la rivolta delle anime belle, la protesta a buon mercato, fine a se stessa. S'incarna sempre più in azione, e si fa proposta politica. Stanno comparendo i moralisti attivi, che cominciano a trasformare il loro disgusto non in semplici esecrazioni, ma nell'attenzione minuta per i fatti, nel tallonamento continuo degli immorali".
Un breve saggio, quello di Stefano Rodotà, che raccoglie una serie di scritti e articoli pubblicati nel corso degli ultimi vent'anni, a partire dagli anni bui di Tangentopoli sino all'ultima stagione politica: una dimostrazione sconcertante di come nulla sia cambiato. Da leggere per capire, interrogarsi e attivarsi per pretendere da chi fa 'vita pubblica', rigore e correttezza.

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