domenica 27 febbraio 2011

"E disse" di Erri De Luca

Mosè.. 'in lui si concentrava l'energia dell'ultimo, un riassunto di esistenze perdute'.
Aveva condotto fuori dall'Egitto gli ebrei, aveva indicato loro il cammino in mezzo al deserto poi in cima al Sinai l'inspiegabile e dopo giorni, settimane era tornato all'accampamento tra la sua gente, spaurita, timorosa di dover tornare in Egitto, di rinunciare al sogno della terra promessa.
"E' grandiosa la spinta a scalare montagne, cavalcare altezze ma l'impresa maggiore sta nell'essere all'altezza della terra, del compito assegnato di abitarla".
Così la divinità si era manifestata incidendo la roccia "Io.." sta scritto in alto a destra, a seguire lette ad alta voce da Mosè dinanzi alla gente ammutolita, le leggi.. i dieci comandamenti.. parole..
"Ecco le mie parole, l'unico bagaglio da viaggio per le generazioni".
Una posa asciutta, un nitore travolgente per parole che si riscoprono come non mai importanti. Una manciata di pagine che scaldano il cuore e illuminano il cammino.

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