sabato 1 gennaio 2011

"Una strana storia d'amore" di Luigi Guarnieri

"E io ti ho amata più di me stesso, più di chiunque altro o di qualsiasi altra cosa al mondo"
Libro struggente, intenso.
Lieve come il batter d'ali di una farfalla.
Luigi Guarnieri è tra gli autori italiani più bravi. Capace di plasmare le parole ad uso della narrazione, armonizzare il bagaglio di informazioni estrapolate da uno studio approfondito delle fonti storiche per tessere una storia reale eppur profondamente coinvolgente. Ne è un esempio l'espediente della narrazione in prima persona, questo raccontare, ricordare, dando voce alle parole a lungo taciute nelle forma di una lettera, l'ennesima, spedita alla donna amata quando lei è morta da poche ore.
Chi scrive, chi racconta questa 'strana storia d'amore' è Johannes Brahms. Musicista, compositore.
L'oggetto amato, la donna che non leggerà mai la lettera è Clara Wieck Schumann. Celebre e acclamata pianista.
I sentimenti costretti in fondo al cuore, taciuti volutamente, forzatamente... spodestati dal dolore profondo per chi si è messo da parte, isolato volontariamente, per vendetta o per sacrificio, il dubbio aleggerà fino alla fine.. Robert Schumann.
Amore.. passione.. lunga eterna amicizia fra Johannes e Clara, a legarli la musica:
"Il simbolo segreto del nostro amore. Non l'ho mai pubblicata. E' solo nostra. Mia, tua e di Robert. lo rimarrà per sempre, Una sonata solo per noi tre. Con la musica, ancora una volta, mi hai detto quello che le parole non avrebbero mai potuto esprimere".

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