sabato 15 gennaio 2011

"Jack e Alice. Ozi e vizi a Pammydiddle" di Jane Austen

Una Jane Austen adolescente scrive un piccolo divertissement, inconsapevole di fare il verso a se stessa e ai meravigliosi romanzi che la consacreranno nell'olimpo dei classici.
Nel piccolo paese di Pammydiddle un nugolo di ragazze in età da marito fa quello che è lecito sperare faccia ogni ragazza sana di mente: accalappiare un uomo, magari bello, magari danaroso, magari nobile. E' quello che si propone anche Alice.. l'imbarazzante Alice avvinazzata il più delle volte, cinguettante e un filino indolente, ostinata a sbaragliare la concorrenza salvo lasciarsi abbindolare dalle chiacchiere squinternate della vedova Lady Williams e affascinare dagli angusti accadimenti occorsi alla bella Lucy. Rifiutata dal bello, orgoglioso e diciamolo pure antipaticissimo Charles Adams Alice ritorna al suo quotidiano di chiacchiere, feste, interminabili giochi di carte e va da sé.. vino!
Una scrittura in divenire quella della Austen, qui ferma su piccoli quadri di narrazione, poco concentrata sull'evoluzione dei personaggi, a tratti audace e sopra le righe nell'insistere sulle cattive abitudini dei personaggi eppure divertente e disinvolta.
Accattivante la veste grafica del libro che le illustrazioni originali e seppiate dell'inglese Andrea Joseph rendono davvero unico.

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