venerdì 21 gennaio 2011

"L'Italia che legge" di Giovanni Solimine

Breve saggio su libro e lettura in Italia. Quanti libri si vendono? Dove si acquistano? Perchè non funziona il prestito librario? Quali sono i lettori tipo? Perchè dividerli tra lettori deboli, medi, forti (lo è chi legge un libro al mese)? Perchè leggono più le donne degli uomini? Perchè più al Nord che al Sud? Perchè legge più chi ha un titolo d'istruzione alto? Perchè l'Italia è tra i paesi in cui si legge meno? Quanto influisce l'ambiente familiare? E i lettori sono persone 'migliori'.. diverse? Più libere, aperte o rispondono al pregiudizio che li vuole isolati, occhialuti, imbranati e se donne pure 'racchie'? Perchè i governi investono poco nelle biblioteche nazionali? Un dato? La sola Bibliothèque nationale patigina conta più dipendenti di tutte le 46 biblioteche pubbliche italiane messe insieme.. e intanto cosa accade e di qui a breve chi si occuperà del nostro straordinario patrimonio librario? Perchè sfugge ai governi che i paesi in cui si legge di più sono anche quelli più competititvi? E dunque cosa è possibile fare per spronare i giovani, soprattutto, alla lettura? Una fotografia realistica su quanto poco si legge in Italia.
Un piccolo saggio incisivo ma ahimè.. desolante.

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