lunedì 4 febbraio 2013

"La settima onda" di Daniel Glattauer

"C'è fine e fine fine e fine fine e fine, Leo. Perché, alla fine, la fine è anche un inizio" .
La settima onda. Quella che travolge. Che porta via. Inattesa. 
Tra Emmi e Leo un oceano di mezzo e un silenzio lungo mesi. Le centinaia di mail scambiate inizialmente per un fraintendimento rivelano due anime prossime, affini, incuriosite da ironia, equivoci, sfide fino alla percezione di un sentimento a cui non si può dare nome. 
Ma il tempo e' illusione. Illusione di costringere la corrispondenza ad uno spazio finito, le parole in fondo al cuore, ma non si può,  non si deve. Semplicemente... reclamano spazio. 
Un incontro. Un'altro. E dietro le parole nere su uno schemo bianco occhi in cui perdersi, mani che si sfiorano, una voce che accarezza il cuore. Ma anche inquietudine.. perché si deve dar conto ad altre presenze, non solo fisiche, la peggiore, l'ombra nel cuore: la paura di non farcela, di non essere corrisposti, di essere soli nel 'per sempre' che serve a scrivere il futuro, fino all'onda.. alla settima onda.. che travolge.. a cui abbandonarsi.. felici di cogliere l'ardimento, il coraggio nell'abbraccio dell'altro, spiaggiati su un territorio di felicità semplice.

Di seguito la recensione della prima parte della storia di Leo ed Emmi, raccontata da Glattauer ne 'Le ho mai raccontato del vento del nordhttp://lestanzedialba.blogspot.it/2012/07/le-ho-mai-raccontato-del-vento-del-nord.html

Nessun commento:

Posta un commento