
Una narrazione
pulita, asciutta, evocativa, una scrittura per immagini capace di incuriosire,
intensificare le sensazioni del vissuto e regalare perle di poetica saggezza.
Parole che fanno bene al cuore.
Alba siamo noi.
Verrebbe da dire parafrasando Flaubert.
Ognuno ha una
vita segreta.
Quella di Alba
rischia di diventarlo al cospetto di una verità che non si può tacere, perché
non si può fingere con se stessi, non a lungo.
Alba, piccola
girovaga in quel di Puglia con i genitori. Ammaliata dal mare, inselvatichita
dalle corse in bicicletta per la Murgia , un tempo sottratto al controllo degli
adulti, un tempo per maturare.
"Ha
scoperto il vuoto scoprendo presto in se stessa il talento di bastarsi e
piacersi. Forse e' stata questa una delle cause scatenanti della sua stranezza.
O meglio, di quella che gli altri chiamavano così, perché lei si sentiva
assolutamente normale"
Alba, razionalità, forma, materia,
numeri. Gli studi di ingegneria. La concretezza.
L’unica distrazione il mare, il
silenzio.
E il mare porta
quello che non ti aspetti, come un’onda di risacca, il pericolo che si fa
sfida, che è incanto, struggimento ma anche e soprattutto percezione del
proprio corpo di donna, potenzialità di una femminilità e una sensualità che si
fa incendio e brucia di vita.
Ha gli occhi
dello stesso colore del mare e rughe sul volto Davide, e una sincerità che non
ammette repliche: sembra volerle dire, so amare così e così solo, non c’è
continuità né un per sempre ma l’ora e il qui.. e tanto basta.
Per contro
Filippo, un corpo giovane e fresco che l’abbraccia con devozione, tenerezza,
comprensione. E’ lì, sempre lì, a dispetto dei suoi silenzi, delle sue assenze,
è l’approdo sicuro. E’ pazienza, pazienza snervante quasi.. perché instilla il
dubbio, il senso di colpa verso chi è accanto senza null’altro chiedere.
E dunque cosa è davvero l’amore
"Il calore della sicurezza che accarezza
e non delude? Oppure il dolore sottile dell'incertezza che sa infiammarsi di
passione facendo invertire la rotta all'improvviso?”
Filippo. Davide.
Il bisogno si placa, il desiderio
mai.
E.. "chi ha il mare dentro e una sottile follia
inespressa nello sguardo, insegue sogni di libertà e non cerca abbracci
rassicuranti all'ombra del consueto".
Poi "i doni dell'esistenza arrivano nella
maniera più impensata" e lì, nel profilo di Alba sul mare, un profilo
morbido che prefigura l’abbraccio che accoglie la vita vi è la risposta al
divenire di un percorso di vita che non è mai lineare ed ecco è la chiave per
svelare il segreto che cela ogni vita.
"Col tempo ho capito che la felicità è una
cosa sottile, che si spalma sul giorno. Da giovane, credevo fosse il trionfo
eclatante della gioia; ora so che è una moltitudine di sorrisi accennati, che
mi porto dentro".
E’ la cura dell’attesa.
"Solo
quello che ho donato è rimasto mio, quello che ho trattenuto è andato perduto"
.. ecco Maria Pia Romano non ha trattenuto nulla di sé in questo scritto, ha
condiviso con i suoi lettori una storia universale, che parla di amore e vita.
Per certi versi un piccolo manuale di sopravvivenza, buono a dare conforto,
speranza, coraggio in ogni occasione, servendo allo scopo di parlare all'anima
e farlo con convinzione e dolcezza.
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