giovedì 21 febbraio 2013

"La cura dell'attesa" di Maria Pia Romano

"La capacità di sfrondare l'inutile e andare al cuore delle cose" lo scrive Maria Pia Romano e miglior definizione della sua scrittura non c’è .
Una narrazione pulita, asciutta, evocativa, una scrittura per immagini capace di incuriosire, intensificare le sensazioni del vissuto e regalare perle di poetica saggezza. Parole che fanno bene al cuore.
Alba siamo noi. Verrebbe da dire parafrasando Flaubert.
Ognuno ha una vita segreta.
Quella di Alba rischia di diventarlo al cospetto di una verità che non si può tacere, perché non si può fingere con se stessi, non a lungo.
Alba, piccola girovaga in quel di Puglia con i genitori. Ammaliata dal mare, inselvatichita dalle corse in bicicletta per la Murgia , un tempo sottratto al controllo degli adulti, un tempo per maturare.
"Ha scoperto il vuoto scoprendo presto in se stessa il talento di bastarsi e piacersi. Forse e' stata questa una delle cause scatenanti della sua stranezza. O meglio, di quella che gli altri chiamavano così,  perché lei si sentiva assolutamente normale"
Alba, razionalità, forma, materia, numeri. Gli studi di ingegneria. La concretezza.
L’unica distrazione il mare, il silenzio.
E il mare porta quello che non ti aspetti, come un’onda di risacca, il pericolo che si fa sfida, che è incanto, struggimento ma anche e soprattutto percezione del proprio corpo di donna, potenzialità di una femminilità e una sensualità che si fa incendio e brucia di vita.
Ha gli occhi dello stesso colore del mare e rughe sul volto Davide, e una sincerità che non ammette repliche: sembra volerle dire, so amare così e così solo, non c’è continuità né un per sempre ma l’ora e il qui.. e tanto basta.
Per contro Filippo, un corpo giovane e fresco che l’abbraccia con devozione, tenerezza, comprensione. E’ lì, sempre lì, a dispetto dei suoi silenzi, delle sue assenze, è l’approdo sicuro. E’ pazienza, pazienza snervante quasi.. perché instilla il dubbio, il senso di colpa verso chi è accanto senza null’altro chiedere.
E dunque cosa è davvero l’amore
"Il calore della sicurezza che accarezza e non delude? Oppure il dolore sottile dell'incertezza che sa infiammarsi di passione facendo invertire la rotta all'improvviso?”
Filippo. Davide.
Il bisogno si placa, il desiderio mai.
E.. "chi ha il mare dentro e una sottile follia inespressa nello sguardo, insegue sogni di libertà e non cerca abbracci rassicuranti all'ombra del consueto".
Poi "i doni dell'esistenza arrivano nella maniera più impensata" e lì, nel profilo di Alba sul mare, un profilo morbido che prefigura l’abbraccio che accoglie la vita vi è la risposta al divenire di un percorso di vita che non è mai lineare ed ecco è la chiave per svelare il segreto che cela ogni vita.
"Col tempo ho capito che la felicità è una cosa sottile, che si spalma sul giorno. Da giovane, credevo fosse il trionfo eclatante della gioia; ora so che è una moltitudine di sorrisi accennati, che mi porto dentro".
E’ la cura dell’attesa.
"Solo quello che ho donato è rimasto mio, quello che ho trattenuto è andato perduto" .. ecco Maria Pia Romano non ha trattenuto nulla di sé in questo scritto, ha condiviso con i suoi lettori una storia universale, che parla di amore e vita. Per certi versi un piccolo manuale di sopravvivenza, buono a dare conforto, speranza, coraggio in ogni occasione, servendo allo scopo di parlare all'anima e farlo con convinzione e dolcezza.

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